Firenze – Situazione di emergenza per gli operai forestali toscani, che lamentano il disinteresse e la superficialità della politica verso quello che potrebbe diventare molto presto un tema caldo fuor di metafora: la scarsità delle risorse infatti rischiano non solo di pesare sugli stipendi, ma anche sullo stesso programma antincendio estivo. E così, i sindacati proclamano lo stato di agitazione.
“Dopo le parole, dimostrare coi fatti che è una priorità. Regione e Comuni affrontino la questione. E’ emergenza forestazione, aperto lo Stato di agitazione degli operai forestali”. La dura nota delle segreterie regionali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uil-A intervengono “sui temi della salvaguardia del territorio e del patrimonio boschivo” di cui “si è detto tanto durante la campagna elettorale come priorità per qualsiasi idea di sviluppo economico-ambientale della Toscana”.
Ed ecco le premesse che rendono nervosi gli operatori: “ Le risorse finanziarie destinate dalla Regione agli Enti sul territorio non sono sufficienti a garantire gli stipendi e nemmeno, e questo sarebbe grave, i programmi dell’antincendio estivo. La nuova giunta regionale, non appena si insedierà, dovrà affrontare urgentemente l’emergenza forestazione”.
Una frecciata arriva anche alle Unioni dei Comuni della Toscana, “che hanno fortemente voluto la delega sulla gestione e programmazione degli interventi nel demanio di propria competenza, e che devono dimostrarsi all’altezza del compito loro assegnato, imprimendo attenzione al ciclo completo della vita del bosco”.
Le segreterie regionali concludono: “Gli operai forestali toscani sono stanchi di questo disinteresse e di questa superficialità nell’approccio al problema e intendono, da subito, aprire lo stato di agitazione sindacale della categoria in Toscana. Se alle parole non seguissero i fatti, statene certi, non resteranno fermi né zitti”.