Ritirata l’onorificenza al repubblichino parmigiano Paride Mori. A darne notizia sono i parlamentari parmigiani Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini che hanno ricevuto la lettera della Presidenza del Consiglio in cui vengono spiegate le motivazioni della decisione di aprire la procedura di revoca dopo le polemiche delle ultime settimane.
“Finalmente – spiega Patrizia Maestri – è stata riportata chiarezza nella ricostruzione storica del conferimento della medaglia a Paride Mori. E’ una decisione che condividiamo a pieno ma ci teniamo che non sia letta come un mancanza di rispetto per l’uomo, bensì come un riconoscimento della verità e delle tante vittime del fascismo”.
La vicenda risale allo scorso 10 febbraio, quando nell’ambito della commemorazione del “Giorno del ricordo” dedicato alle vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata è stato consegnato un riconoscimento a Montecitorio ai figli di Paride Mori, militare in un reparto fascista di bersaglieri durante la Rsi (a cui si era affiliato all’età di 42 anni), ucciso in combattimento contro i partigiani in Val Baccia, nella zona di Gorizia, nel febbraio 1944.
I parlamentari parmigiani del Pd erano intervenuti più volte in Parlamento per chiedere la revoca del riconoscimento. “Il nostro impegno – sottolinea la Maestri – con interrogazioni, interventi e pressioni ha dato il risultato sperato. Ringraziamo il governo che ha prontamente risposto alle nostre richieste”.