Non è poi così dura la vita dei “tromabati”. Dopo lo choc post-elettorale è il momento dei conti e chi è rimasto fuori non ha poi tanto di cui lamentarsi. Tra buonuscite e vitalizi, chi non è stato rieletto in Parlamento può contare su un futuro sereno, a differenza della maggior parte degli italiani. E anche chi è stato rieletto ha di che festeggiare, Grillo permettendo.
Con 284.955 euro di redditi dichiarati è Albertina Soliani del Pd, 11 anni da senatrice e nota in particolare per avere protestato per la mancanza di gelato alla bouvette, la più ricca tra gli ex parlamentari reggiani, al 31esimo posto della classifica del Senato. Al secondo posto invece c’è un altro politico di lungo corso, l’ex deputato del Partito Democratico Pierluigi Castagnetti con 222.809 euro. Una pensione volontaria, quella di Castagnetti, eletto consigliere regionale già nel 1980 nelle file della Democrazia cristiana ed entrato per la prima volta in Parlamento nel 1987. Per lui, come per tanti altri suoi colleghi la fine della carriera nell’emiciclo è stata accompagnata da un lauto premio di consolazione: Castagnetti ha ricevuto una liquidazione di circa 111mila euro e beneficerà di un vitalizio di circa 5mila euro al mese.
Non se la passa male, nonostante le recenti difficoltà giudiziarie e il terremoto che ha travolto la Lega Nord, il guastallese Angelo Alessandri passato dal Carroccio al gruppo misto: ha dichiarato un reddito di 164.796 euro. Seguono a ruota l’onorevole dell’Udc Renzo Lusetti (152.345) e il deputato del Pd fresco di rielezione Maino Marchi (124.835). Poco più in basso troviamo il deputato del Pdl Emerenzio Barbieri (123.432) e la senatrice Leana Pignedoli (123.354).