Omicidio a Montepulciano: il femminicidio sconvolge la comunità

Montepulciano – Una donna è stata accoltellata nella serata di giovedì dall’ex compagno ed è deceduta all’alba a causa delle lesioni riportate. L’uomo si sarebbe introdotto nell’abitazione nella quale si trovavano anche le anziane donne alle quali la vittima prestava servizio in qualità di badante.

“La nostra comunità – spiega il sindaco Andrea Rossi – si è risvegliata stamattina con la notizia di una tragedia che continua a suscitare soprattutto incredulità: neanche Montepulciano, realtà piccola e percepita nel segno dell’armonia sociale, è esente dalla barbarie dei femminicidi. E l’evento ci mette di fronte ad un fatto tanto evidente quanto crudo: la nostra comunità, al pari di altre, soffre i grandi mali del periodo; e cioè la solitudine e l’incapacità di accettare le regole della convivenza civile. Ne aggiungo un terzo, che è l’illusione data dai social network di essere parte di una comunità, sia pure virtuale: Facebook non è “la piazza reale”, dieci minuti di notorietà sui monitor ci danno l’illusione di essere pronti e presenti ma, una volta spento il computer, siamo ancora più soli e più isolati, costretti a confrontarci con La realtà che non fa sconti e a cui non ci possiamo sottrarre. Dietro ad un’emancipazione che è quasi esclusivamente tecnologica, la nostra società ha perso valori fondanti come il ritrovarsi, sia in famiglia sia nei contesti pubblici. Guardiamo i luoghi di ritrovo, un tempo luogo di scambio, di confronto, anche di semplice svago: oggi si consuma rapidamente un servizio per immergersi nuovamente nella singole solitudini. Sono riflessioni amare ma dobbiamo prendere atto di questa mutazione negativa della nostra società per far fronte comune e riacquistare valori che fino a poco tempo fa sono patrimonio di tutti.
Intanto listiamo a lutto le nostre bandiere, come segno di rispetto per la vittima e di condivisione del dolore: è un segnale che non vuole esprimere però partecipazione solo al nostro fatto, ma verso tutti i femminicidi che insanguinano quotidianamente l’Italia intera, da nord a sud, senza eccezioni.
Ed esprimiamo ferma e totale condanna della violenza, auspicando una giustizia celere, e dolore e vicinanza per chi, incolpevole, rimane a convivere con una sofferenza indescrivibile”.

Contrariamente a quanto riportato dai media nazionali l’Ufficio Comunicazione del Comune di Chiusi precisa che “l’indiziato non era né residente né domiciliato nella Città di Chiusi”.


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