Firenze – Una grande parte dell’evoluzione nella chimica odierna è inscindibile da un nome familiare per tanti scienziati di risonanza internazionale: Salvatore Califano, fondatore del LENS, che oggi verrà ricordato dal Dipartimento di Chimica.
La scienza ha ricevuto un grande contributo dall’alta statura professionale di questo uomo, passionale, visionario e ironico che, oltre ad essere un prestigioso scienziato ha spaziato in tante discipline, dalla scienza, sua materia prediletta, alla filosofia, dalla storia alla letteratura fino al cinema. Uomo dalle mille sfaccettature, interprete del suo tempo, Califano era sostenuto da una vivace e profonda cultura. Salvatore amava partecipare, conversare, scambiare opinioni con la gente più impensabile, anche alle battute salaci e dissacranti.
È uscito di scena all’età di 91 anni, dopo essere stato protagonista per tanti anni del dibattito scientifico in modo particolare riferito alla luce del laser applicato alla materia, fondatore del Lens, Laboratorio Europeo di Spettroscopie non lineari, da lui fortemente voluto e diventato, nel corso degli anni, un’eccellenza del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. La sua intensa attività è inoltre testimoniata da oltre centotrenta articoli scientifici e testi classici.
Professore emerito di chimica fisica all’Università di Firenze, Salvatore Califano era anche socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Europea, della Società Italiana di Chimica, dell’Accademia La Colombaria, dell’Accademia delle Scienze di Torino. Era organizzatore di congressi internazionali e membro del comitato internazionale della Max Planck Gesellschaft per il programma Minerva, Germania-Israele.
“Salvatore Califano è stato uno studioso e uno scienziato di straordinario livello, – ha dichiarato Rosa Maria Di Giorgi, deputata dem, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera – che ha dato prestigio alla ricerca italiana. Uomo di grande disponibilità e di vastissimo sapere, membro dell’Accademia dei Lincei, scienziato vero”.
“Ho avuto la fortuna di frequentarlo per la lunghissima amicizia che lo ha legato alla mia famiglia e ricordo ancora le appassionate e profonde discussioni non solo sulla scienza, ma anche su filosofia, musica, arte. Firenze città della scienza non può che rendergli omaggio”, è stato il ricordo dell’assessora ai lavori Pubblici di Firenze Titta Meucci.
Riconosciuto dal premio Nobel per la Fisica, vicepresidente dell’Accademia dei Lincei e presidente della classe di Scienze Fisiche, Giorgio Parisi e dall’Università degli studi di Firenze come una personalità curiosa e dagli interessi culturali trasversali, sempre entusiasta, con “un irrefrenabile buonumore” e, come scienziato, un dispensatore di saggi consigli per tutti.
Salvatore Califano (foto) nato a Napoli ma residente da tanto tempo a Firenze, dove ha svolto gran parte della sua attività scientifica, è intervenuto in modo particolare nella spettroscopia molecolare, dinamica reticolare di cristalli molecolari, tempi di vita di fononi, spettroscopia ultraveloce, chimica fisica dello stato solido, dinamica molecolare e i processi non lineari.