Firenze – Circa diecimila manifestanti (15mila per gli organizzatori) si sono radunati in piazza Santa Croce a Firenze per la manifestazione nell’ambito dello sciopero mondiale per il clima. In larga parte giovani e giovanissimi, i partecipanti alla giornata internazionale hanno sfilato per le vie del centro in direzione di piazza Santissima Annunziata, dove la manifestazione si è sciolta. Fra gli slogan scritti su striscioni e cartelli, in italiano e in inglese: ‘Invertire la rotta è possibile’, ‘E’ il nostro futuro’ e ‘Vogliamo il pianeta più pulito’.
Manifestazioni anche a Pisa dove hanno sfilato migliaia di giovani. Sarebbe pisano -informa l’ANSA – il primo italiano che ha seguito l’attivista sedicenne svedese Greta Thunberg, appena candidata al Nobel per la pace per la sua battaglia ambientalista da cui nasce il movimento Fff.
Bruno Fracasso, ventunenne studente di biologia, ha promosso il primo presidio Fff italiano il 30 novembre e “da allora siamo in piazza ogni venerdì”. “Seguo Greta da tempo – dice all’Agenzia di stampa – e lei è tra i miei followers su Instagram anche se non abbiamo mai avuto interazioni dirette. La prossima settimana, probabilmente a Roma, si terrà la prima assemblea nazionale dei militanti Fff”.
A Livorno, circa 500 studenti delle scuole superiori di Livorno hanno sfilato lungo le vie del centro, con in testa una delegazione del liceo scientifico Cecioni, istituto dove è stato fondato il comitato locale Fff. Manifestazioni anche a Grosseto, Lucca, Carrara e Viareggio. Ad Arezzo nella mattina si sono svolti flash mob spontanei mentre la manifestazione si terrà nel pomeriggio. Flash mob anche a Prato.
“Oggi abbiamo scioperato per il clima in 123 paesi e 2052 città – afferma un comunicato di Fridays For Future Firenze. – La nostra mobilitazione ha coinvolto 182 città italiane e a Firenze eravamo più di 15000. Eravamo così tanti che forse potremo fare la storia, forse potremo davvero cambiare il mondo e salvarlo dal riscaldamento globale, ma vogliamo dirvi che essere stati in piazza oggi non basterà. Non basterà perché fino ad oggi abbiamo avuto la prova che i nostri politici sono sordi su alcune tematiche. Per anni nessuno di loro ha ascoltato gli avvertimenti degli scienziati riguardo ai cambiamenti climatici e se oggi il nostro futuro è a rischio è colpa loro”.
Foto di Luca Grillandini