Firenze – E’ entrato nel mirino in quanto ebreo. L’episodio è successo a Firenze nel giorno della Memoria, e ha visto come protagonista un 13enne, offeso con insulti razzisti a causa delle origini del padre. A tentare di insultarlo, un coetaneo che vive nello stesso quartiere. Il ragazzino su cui sono piovute le offese però non si è lasciato sopraffare, ma con coraggio e fermezza ha risposto al bullo. Secondo il racconto della madre del tredicenne, il ragazzino ha risposto: “Vergognati di quello che hai detto, se ci fossi stato te nelle camere a gas dei nazisti non ti verrebbero mai in mente queste parole. Non ne voglio più sapere nulla”. La donna si dice “orgogliosa del mio ragazzo che ha difeso la religione di suo padre”. Il ragazzo in passato era già stato vittima dei bulli a scuola, tanto che i suoi genitori lo scorso anno lo avevano spostato in una scuola privata dove “ora – dice ancora la madre – finalmente è felice e sta bene”. Il nuovo episodio è successo lontano dall’ambito scolastico, con un ragazzino del quartiere.
Sull’episodio, intervengono il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora all’istruzione e alla cultura della memoria Alessandra Nardini: “Sono fatti che destano preoccupazione e indignarsi, pur necessario, non è più sufficiente”.
L’aggressione antirazzista è avvenuta nel Giorno della Memoria, a poche ore di distanza da un analogo caso accaduto a Venturina, nel Comune di Campiglia Marittima, nel livornese. “Un episodio da condannare con la massima fermezza”, aggiungono Giani e Nardini, che esprimono la propria solidarietà al giovane, il quale “con grande dignità, maturità e tanta forza d’animo ha saputo replicare a chi lo offendeva”.
“Ora – concludono Giani e Nardini – occorre rafforzare l’impegno per la cultura della memoria e contro discriminazioni e violenze che da anni mettiamo in campo, attraverso un’azione corale che coinvolga istituzioni, scuola e famiglie per fronteggiare il rischio di una diffusione tra i più giovani di disvalori come l’antisemitismo e la xenofobia”.
“Siamo di fronte a un grave episodio di bullismo e discriminazione – ha detto l’assessore all’Educazione Sara Funaro – a un atto inaccettabile che oltre a condannare con forza dobbiamo combattere a partire dalle scuole. Perché è a scuola, tra i giovani, che si gettano le basi del futuro. Ultimamente sono sempre più numerosi gli episodi di antisemitismo, sempre più spesso assistiamo all’uso superficiale e pericoloso di simboli nazifascisti. Il compito delle Istituzioni è combatterli e noi siamo impegnati in questo. Come amministrazione comunale, negli istituti scolastici stiamo portiamo avanti tanti progetti sul bullismo, sulla memoria, contro le discriminazioni e sull’importanza dell’uso delle parole; stiamo lavorando su chi subisce tali atti ma anche su chi li compie, sensibilizzando i ragazzi al rispetto degli altri. La prevenzione è fondamentale. Ognuno di noi, con le proprie particolarità e differenze, è una ricchezza per la nostra società. Con la Comunità ebraica la collaborazione è forte e la intensificheremo. L’obiettivo comune è tenere alta e viva la memoria su una delle pagine più buie della nostra storia per far sì che il passato non si ripeta. Solo la conoscenza può permettere che certi terribili atti non avvengano di nuovo”.