“Objets Retrouvés”. A Cortona il fascino del quotidiano nel progetto artistico di Sara Lovari e Luigi Torreggiani

CORTONA – Sabato 7 maggio 2016, alle ore 18, inaugura il nuovo atelier di Sara Lovari in vicolo Fierli 4, nel cuore di Cortona, con un progetto artistico permanente ideato assieme al fotografo Luigi Torreggiani dal titolo “Objets Retrouvés”. Il vernissage è a cura di Alice Comunelli.

L’EVENTO

Un titolo ispirato al dadaismo, che fece dell’oggetto ritrovato una vera è propria forma di arte, introduce all’iniziativa a quattro mani che apre ufficialmente il nuovo atelier di Sara Lovari, artista tra le più interessanti ed eclettiche del panorama nazionale.

Il progetto prende spunto dalle foto che Luigi Torreggiani ha scattato negli ultimi anni alle opere dell’artista toscana, una produzione che ha come protagonisti oggetti di vita quotidiana, estrapolati dal contesto originario per essere trasformati in piccoli capolavori.

La caffettiera, la lampada, il fiasco, gli ombrelli, i libri antichi trovano una dimensione onirica senza tempo nell’arte della talentuosa autrice. Con il suo intervento, il fotografo sarmatese cattura poi tutta l’essenza di quegli oggetti ritrovati, fermando in un istante i sentimenti delle “cose” solo apparentemente inanimate.

PRESENTAZIONE di Alice Comunelli

Ci sono oggetti che sembrano emanare un’aura attrattiva speciale. Oggetti affatto belli, per nulla perfetti, magari vecchi. Ma forse è proprio l’aspetto vissuto a renderli così interessanti, così seducenti ai nostri occhi. Che siano un paio di scarpe vecchie o delle ceramiche sbreccate, ognuno di noi ha in casa una di queste cose alla quale è particolarmente legato.

Spesso il fascino misterioso di questi oggetti umili, anonimi sta proprio nel loro essere imperfetti. Certo, tutti noi ammiriamo le cose belle e nuove ma poi ci affezioniamo a quelle nelle quali il tempo ha impresso una storia, oggetti che sanno evocare il passato e nella cui imperfezione rivediamo noi stessi con i nostri difetti, le nostre debolezze.

“Objets trouvés”, così li chiamavano gli artisti del primo Novecento. Oggetti trovati per caso, scarti, rottami carichi di storia che fanno risuonare qualcosa dentro di noi. Le “cose” sono gli oggetti della nostra quotidianità, le parole sono gli oggetti del nostro linguaggio. Sara Lovari ci fa vivere in un presente già vissuto, eliminando le brutture che ogni giorno abbiamo intorno, per farci immergere nella semplicità degli oggetti che ci circondano.

La semplicità di Sara è sinonimo di immediatezza, trasparenza,correttezza (mai banale), un messaggio diretto verso chi guarda le sue opere. Non siamo solo noi che comunichiamo, ma anche gli oggetti comunicano con noi… Dunque c’è una bellezza in ogni cosa, c’è una storia in ogni oggetto.

Luigi Torreggiani ha seguito l’artista durante il processo creativo dei suoi “oggetti ritrovati” e ne è venuta fuori una mostra a quattro mani dove la fotografia si interseca con la scultura e la pittura. Non ci resta che gustarci il loro lavoro.

I PROTAGONISTI

Sara Lovari è nata nel 1979 ad Avena di Poppi (AR). Dal 2007 si dedica all’arte a tempo pieno, intraprendendo un percorso che la porta a esporre con successo in Italia e all’estero. Colori acrilici e applicazioni polimateriche dialogano su supporti eterogenei dando vita a un linguaggio bi e tridimensionale distintivo e apprezzato da critica, pubblico e collezionisti di tutto il mondo. La carriera dell’artista è contrassegnata da una costante evoluzione che assorbe e lascia intravedere le tracce delle ricerche precedenti. L’autrice ha vinto la sezione Nuove proposte del “Premio Adrenalina 2014” di Roma ed è stata finalista al “Premio Arte Mondadori” 2014 e al “Premio Catel 2015”. Collabora con il Maec di Cortona e le sue opere sono in mostra permanente alla Aspen Art Gallery di Denver e Aspen, alla MainSiteGallery di Norman, a ExpArt Gallery di Bibbiena e ad Ashanti Arte Contemporanea di Roma. Sara Lovari lavora a Cortona nello studio di vicolo Fierli e a Poppi nello studio di Avena. www.saralovari.it

Luigi Torreggiani è nato nel 1983 a Sarmato (PC). Dottore forestale, giornalista pubblicista e fotografo, vive da anni ad Arezzo. Collabora principalmente con la rivista “Sherwood – Foreste ed Alberi Oggi” ed è stato per due anni direttore responsabile di “Clic-hé – webmagazine di fotografia e realtà visuale” edito dall’Associazione culturale Deaphoto di Firenze. È appassionato di scrittura, fotografia, montagna, libri e buon vino. Cura il blog “Scrivere & Fotografare”. La sua ricerca fotografica abbraccia il reportage nel campo sociale, legato specialmente al rapporto uomo-ambiente, ma l’attività di Torreggiani include anche tematiche più strettamente personali, collegate al valore degli oggetti o al sentimento dei luoghi. Dal 2012 ha esposto in diverse sedi con mostre personali e collettive, collaborando con artisti e altri fotografi. www.scriverefotografare.com

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