Firenze – Niente da fare per Mohammed Obbadi contro Cristofer Rosales è del Nicuragua nel match valido per il titolo internazionale WBC pesi mosca (in palio da una trentina di anni e mai vinto da un italiano). Obbadi alla settima ripresa abbandonava. Una resa inevitabile per evitare una dura lezione, visto che dal primo round il nicuareguense conduceva l’incontro. Dinamico, veloce, con un jab sinistro che metteva in difficoltà il giovane pugile italiano che si faceva notare solo per alcune reazioni ai colpi dell’avversario. Obbadi era costretto quasi sempre sulla difensiva per fronteggiare un avversario mobilissimo, spumeggiante, velocissimo, aggressivo, con destri e sinistri. E dal quinto round l’italiano perdeva sangue dal naso.
E’ stata la prima sconfitta per il 23enne Obbadi. Si era presentato dopo aver sostenuto e vinto 13 matches di cui 10 per k.o. Ma mai disputato incontri di tale livello internazionale. Inoltre era la seconda volta che combatteva fuori dalla “sua” Toscana. Nessun dramma, per carità. E’ 23enne, bravo, un talento con larghi margini di miglioramento. Magari fra un paio di anni quando avrà acquisito la necessaria esperienza e la maturità fisica e tecnica potrò affrontare e battere avversari del calibro di Rosales.
Insomma per il ragazzo (dopo la resa ha pianto appoggiato alle corde) è stata una grossa delusione. Ma Obbadi deve convincersi che è stato solo uno stop, un’esperienza. Quando ha abbandonato forse era ancora nelle condizioni di proseguire, ma il suo maestro Alessandro Boncinelli dall’angolo ha detto giustamente basta. Semmai è stato un errore del suo procuratore, che è tenuto a conoscere tutto degli avversari dei proprio pugili, metterlo ora davanti ad un campione come Cristofer Rosales.