Il binomio, arte e natura, concepito come un progetto che unisce la fruizione artistica contemporanea in stretto rapporto con un percorso in un’oasi verde, si sta sviluppando in alta quota, sull’Appennino pistoiese, a San Marcello Piteglio, all’interno dell’Oasi Dynamo, divenuta una riserva naturale dopo un importante lavoro di recupero. Si chiama OCA, Oasy Contemporary Art, e rappresenta un modo innovativo, coerente con le urgenze climatiche e ambientali che stiamo vivendo, per concepire l’arte internazionale in un contesto particolare dove domina la consapevolezza della preservazione dell’ambiente.
Con la direzione artistica di Emanuele Montibeller, OCA, Oasy Contemporary Art, è molto più di uno spazio per l’arte. Fedele a una filosofia che ha cambiato il volto di questo territorio, mille ettari, totalmente dedicati alla protezione della natura, con le tipiche attività che contraddistinguono da millenni il rapporto tra l’uomo e la natura con l’agricoltura e l’allevamento. OCA, il territorio dell’arte, si raggiunge dopo una camminata nel bosco della durata di circa 45 minuti, lasciando l’auto a Piteglio.
In occasione dell’inaugurazione dell’oasi culturale, che avverrà il 5 agosto 2023, saranno presentate le opere di due artisti invitati in quello che fino a gennaio scorso erano una sinuosa collina e una stalla con le mucche. Emanuele Montibeller, ha proposto l’artista svedese David Svensson con la sua installazione “Home of the world”, e il fotografo Massimo Vitali con la mostra “La Grande Oasi. The way we live, now”, a cura di Giovanna Calvenzi.
Due artisti diversi nei quali è forte il senso del rapporto fra uomo, territorio e natura. Con le loro opere offrono stimolo a riflessioni profonde su quello che caratterizza l’atavica relazione dell’uomo con l’ambiente circostante, un legame vissuto in un equilibrio venuto meno negli ultimi decenni spezzando quell’armonia che ha permesso lo sviluppo della civiltà e del progresso dell’uomo.
“Home of the world” di David Svensson è un’opera costituita da 76 bandiere distribuite lungo la rotonda sommità dell’oasi. Le bandiere simbolo dell’identità nazionale vengono decostruite e ricomposte, sia nei segni che nei colori, in modo originale dall’artista assumendo un carattere straniante e lontana da ciò in cui si riconosce un popolo o una nazione.
“La Grande Oasi. The way we live, now” di Massimo Vitali, il fotografo nato a Como e apprezzato a livello internazionale, si compone da sedici fotografie di grandi dimensioni inserite all’interno della ex stalla, ristrutturata per accogliere questo progetto, con il tema della natura.
La mostra di Massimo Vitali e l’installazione di David Svensson resteranno visitabili fino al 5 novembre 2023 e aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 11 alle 17.
Vicino, il Centro Visitatori che ospita il ristorante Casa Luigi è un ottimo punto di ristoro con proposte gastronomiche di grande qualità. Inoltre i visitatori possono godere dell’incredibile posizione, con vista sui monti intorno, e rilassarsi nel prato e nello spazio antistante.
Il progetto di Oasi Dynamo prevede di svilupparsi con incontri e iniziative che coinvolgono scienziati, filosofi, artisti, architetti, antropologi, poeti e scrittori.
La convivenza tra l’uomo e la natura sarà al centro di una nuova mostra che sta prendendo forma per la prossima stagione nello spazio-museo, e nelle nuove installazioni nel verde. Emanuele Montibeller ha già invitato gli architetti Michele De Lucchi, Stefano Boeri, Kengo Kuma, Alejandro Aravena e Matteo Thun, gli artisti Diana Scherer, Edoardo Tresoldi, Davide Quayola, la poetessa Mariangela Gualtieri, il filosofo Emanuele Coccia, la curatrice Diletta Cancellato, lo scrittore Leonardo Caffo e tanti altri. Giovanna Calvenzi curerà per il prossimo triennio il settore fotografia, con ospiti come Joan Fontcuberta e Thomas Struth.
Per informazioni: www.oasycontemporaryart.com
In foto: OCAoasycontemporaryart-©mattiamarasco