“Non ho notizie di un sensibile calo degli iscritti all’Anpi. Stiamo facendo la campagna di tesseramento, poi tireremo le somme”. Il presidente dell’associazione nazionale partigiani, Carlo Smuraglia, a Reggio Emilia per lanciare il tesseramento 2017, ridimensiona la portata degli effetti della campagna referendaria sugli iscritti. Schierarsi per il no al referendum costituzionale ha comportato per l’Anpi reggiana la perdita di 196 tessere.
Tanti sono infatti gli iscritti che nel 2016 hanno deciso di non rinnovare l’adesione in dissenso con la linea sulla consultazione per le riforme costituzionali. Con 516 tessere totali non rinnovate (inclusi 97 deceduti e 223 per varie ragioni) e 304 nuovi tesserati, l’associazione dei partigiani provinciale ha quindi chiuso il bilancio dell’anno scorso con 212 iscritti in meno rispetto al 2015 (4.220 contro 4.432).
“Sappiamo che qua e là ci sono persone che ritengono ci sia stato uno sbandamento tale da dover riflettere se rinnovare o meno la tessera – spiega Smuraglia -. Non è un fenomeno drammatico, anche un singolo che va via è un dispiacere ma non ha proporzioni tali da modificare la struttura dell’Anpi”. E ancora: “Stiamo facendo il possibile per costruire i nostri programmi tutti insieme e sono contento di vedere in tutte le assemblee a cui partecipo compagni che hanno votato sì pronti a lavorare insieme. Sono stato in un partito tantissimi anni e sono finito tante volte in minoranza e non sono mai uscito”. Questioni interne a parte, Smuraglia si concentra sui temi dell’attualità politica.
“Vorrei un governo che avesse come priorità il lavoro e la messa in sicurezza del territorio. In caso di vittoria del No, ci siamo ripromessi di parlare dell’attuazione della Costituzione che ha tanti punti che aspettano di essere attuati, uno è il lavoro, poi ci sono i temi dell’ambiente, della sicurezza, della salute. Nel 2017 ci dedicheremo a questo”, fa sapere Smuraglia, senza sciogliere la riserva sulla posizione che l’Anpi terrà sui quesiti in materia di lavoro proposti dalla Cgil e che saranno oggetto del prossimo referendum. Infine Smuraglia chiede allo Stato posizioni intransigenti contro i movimenti neofascisti: “Finalmente il ministro degli Interni ha risposto a un’interrogazione su un movimento decisamente fascista di Varese.
È venuto in Parlamento e ha dato una risposta decisa: gli atti sono stati trasferiti alla magistratura che ha aperto due filoni d’inchiesta. Questo deve essere uno stato antifascista nei Prefetti, nei Questori. Non vanno autorizzate le manifestazioni con simboli fascisti”.