Firenze – Passa in consiglio comunale il nuovo Piano di azione comunale a salvaguardia della qualità dell’aria. Tanti i provvedimenti, alcuni necessari, altri di buonsenso. Fra gli altri merita due righe il divieto di fumo nelle aree verdi pubbliche e alla fermata del bus. Sul punto, i consiglieri di FdI Draghi e Cellai hanno presentato un emendamento che ne proponeva l’eliminazione tout court, considerando “eccessivamente gravoso impedire la possibilità di fumare all’aria aperta in tutti i giardini, nei grandi parchi e alle fermate dell’autobus, sebbene queste ultime siano perfino lontante da scuole e presidi sanitari”. Sull’emendamento, arriva parere tecnico negativo in quanto: “il paragrafo che si propone di eliminare interamente prevede l’attuazione di provvedimenti che hanno un duplice obiettivo: ridurre il pm10 e tutelare la salute dei cittadini, in particolare della popolazione più sensibile quali anziani e bambini”. La domanda scatta spontanea, direbbe qualcuno: e se bambini e anziani non ci sono? E se presidi sanitari e scuole sono lontani? Infine: il pm10 prodotto dalla sigaretta è così alto da giustificare il provvedimento? Ricordiamo che il divieto, per essere esecutivo, abbisogna di “successiva ordinanza sindacale”.
Sul punto, interviene il consigliere comunale di FdI Alessandro Draghi, che ha proposto l’emendamento bocciato dalla maggioranza: “Nei giardini o parchi piccoli e vicino alle aree gioco ha un senso, nei grandi parchi oltre i 2000 metri quadri no. E pensiamo a Villa il Ventaglio, Villa Vogel, Villa Favard, Argingrosso per fare degli esempi – nota Draghi -. Riguardo poi alle fermate del tpl, si sarebbe potuto creare delle fermate del bus smokefree (quelle vicino a scuole o presidi sanitari), ma in quelle isolate in periferia, se uno è da solo e magari deve attendere a lungo prima di salire su un bus, avrà pure il diritto di fumare una sigaretta”.