Firenze – Un contrasto deciso, che vedrà in campo una task force di professionisti della comunicazione, che avranno il compito di non lasciare senza risposta chi, sui social, si diletta a diffondere pensieri razzisti e neofascisti. L’iniziativa regionale è stata annunciata oggi dal presidente Enrico Rossi, nel corso della presentazione pubblica del rapporto sui fenomeni dei nuovi razzismi elaborato dall’Università di Siena, Università di Firenze, Università di Pisa, Istituto storico della Resistenza in Toscana, Istituto Sangalli.
“La Toscana ha una storia importante di iniziative contro il razzismo e la discriminazione e per formare ai valori di pace e solidarietà che sono alla base della Costituzione. Adesso credo che sia opportuno aggiungere un altro tassello, un altro passo – ha detto Rossi – viviamo un momento storico in cui assistiamo a una generale sottovalutazione del fenomeno razzista. Ma non è la repressione a modificare la cultura dominante. Per questo la Toscana, in perfetta coerenza con il suo Statuto, che tra le finalità mette ai primi posti il rifiuto di ogni forma di xenofobia e di discriminazione e la diffusione dei diritti al pluralismo, dei valori della pace, della solidarietà, del dialogo, deve combattere sullo stesso loro terreno coloro che hanno a disposizione apparati volti a diffondere in forma insinuante la cultura razzista”.
Infine, una riflessione sul razzismo attuale, che in realtà non riproduce ciò che fu il razzismo di regime, ma ha una natura più insinuante, che si infiltra nel sentire comune trasformandosi, se non “si ha il coraggio di rispondere colpo su colpo”, in una mare che travolge e condiziona. Fino ad arrivare a far somigliare gli stessi oppositori di questo tsunami a coloro che sono portatori di razzismo. “Noi che abbiamo alle spalle un grande lavoro culturale di approfondimento – dice ancora Rossi – tante esperienze grazie alle quali abbiamo avvicinato i giovani al valore della memoria e dei diritti civili, in assenza di veri antidoti, abbiamo però il diritto e il dovere di fare un passo ancora ulteriore. Perciò la Regione si doterà di un gruppo di esperti che, con gli adeguati strumenti, risponderà ai messaggi discriminatori, xenofobi, razzisti che apparirà sui social. Questo – ha concluso Rossi – è il terreno su cui combattere quello che r ischia di diventare un pensiero egemone, e su questo terreno noi dobbiamo stare. Oggi e ancor più nel prossimo futuro la questione razzismo sarà il tema e non è pensabile eluderlo”.