Il nuovo casus belli è da rintracciare nella variante del 16 dicembre, secondo le opposizioni “ingiustificata” trasmessa all’ufficio Progetti speciali del Comune relativa alla platea di fondazione. Da cui emergerebbe che il “taglio” del terzo piano rispetto al progetto approvato dalla giunta il 18 gennaio 2012, della costruenda struttura deriverebbe dalla presenza dell’acqua di falda (che ha stagnato nella piazza tutta estate) e non dalla presenza di rinvenimenti archeologici o altre imprevedibili variazioni.
Secondo Bellentati, la Rubertelli e Vaccari dunque il progetto definitivo-esecutivo approvato dal Comune sarebbe stato sbagliato e sostituito con la variante di cui sopra perché non teneva contro delle sottospinte dell’acqua alla platea del parcheggio. Il comune così, nelle persone di Delrio, Magnani, Spadoni, avrebbe così consentito una variante che consegnerà un’opera più piccola alla comunità con conseguente danno erariale.