Firenze – Arrivo in autobus per la giunta, chiamata a raduno stamattina dal sindaco Nardella sul sagrato di San Miniato al Monte. L’aveva detto. “Come prima cosa voglio che la mia squadra osservi Firenze. Nient’altro”. Ecco quindi i neo-assessori percorrere in blocco la scalinata che porta alla basilica romanica, capitanati da un Nardella “timoniere” orgoglioso e pago. Il punto d’osservazione è certamente suggestivo ma forse non altrettanto funzionale a garantire quella visione d’insieme sperata. Quasi impossibile scorgere la zona stadio, schermata dalle fronde degli alberi che punteggiano Via delle Porte Sante.
Non era meglio portare il team sulla Torre d’Arnolfo? No, troppo angusta. Poco importa, uno sforzo d’immaginazione, del resto, è sollecitato dal sindaco stesso. “Da qui si ha uno sguardo sulla Firenze di ieri, di oggi e di domani”, dice, per poi lanciarsi – mano tesa, indice puntato – in una ciceronica e sommaria illustrazione della città ad uso degli assessori. Nicoletta Mantovani a tratti si discosta e fa da sé, mentre gironzola un po’ spaesata tra neo-colleghi, turisti e curiosi. Prenderà presto le misure del nuovo incarico, di cui si dice entusiasta e onorata. “Ho un grande amore per Firenze e tanta voglia di portarla nel mondo, dichiara. Analizzerò tutti i progetti che sono già in essere e ne proporrò di nuovi, ma esempi ancora non ne ho.. oggi è il primo giorno”.
Non si sbilancia neanche Lorenzo Perra, assessore al bilancio alle prese con i tagli del decreto IRPEF e con il mantenimento delle promesse elettorali di Nardella di alleggerimento della pressione fiscale per i redditi medio-bassi. “Intanto oggi diamo i tempi. Sono molto brevi, la scadenza per la presentazione del bilancio è il 31 luglio, ma entro un mese lo consegneremo al Consiglio. I tagli che provengono dallo Stato in realtà non sono ancora definiti; quanto ai tagli da fare, vediamo prima i numeri”. Malgrado lo sforzo, trapela inevitabilmente un po’ di preoccupazione per ciò che uscirà dalle tabelle del ministero delle finanze sui criteri di calcolo per le città di medie dimensioni. “Dovremo prendere delle decisioni e rivedere ciò che è stato in parte impostato. Alcuni aspetti fanno parte del programma elettorale del sindaco, quindi cercheremo di rispettarli, coordinandoli ovviamente alle modifiche normative. Mi auguro che da Roma arrivino segnali di chiarezza perché sulle tasse c’è al momento un po’ di confusione. Ci sono alcuni comuni d’Italia in cui la Tasi è già stata pagata e altri, come il nostro, dove devono essere ancora deliberati sia il regolamento che le aliquote. Anche sulla Tari c’è da definire se rientri o meno nelle competenze del Comune come gestore dei rifiuti. Per adesso non posso dire nulla in merito”.
Più netto Nardella. “In campagna elettorale ho preso degli impegni con i cittadini che intendo rispettare – sottolinea – Certo, vanno conciliati con le nuove regole nazionali e con le necessità del nostro bilancio, ma voglio ricordare che il bilancio consuntivo 2013 è sano. Ricordo anche che abbiamo ridotto drasticamente i tempi per il pagamento dei debiti e alleggerito l’indebitamento che, grazie anche ai cinque milioni di euro che abbiamo risparmiato in questi anni grazie con l’affitto degli immobili, è più basso rispetto a quello di tutte la grandi città. Nei prossimi giorni, infine, metteremo a punto anche il piano dei cosiddetti “Firenze bond”, formule con cui consentire ai cittadini di finanziare alcune opere pubbliche d’interesse della città”.
Torna poi sullo skyline fiorentino, metro di ogni suo entusiasmo e spunto per scorrere l’agenda di governo. “Per noi che da oggi siamo chiamati a governare questa città splendida – chiosa, alludendo al futuro governo della città metropolitana – sia importante percepirne anche materialmente le potenzialità. Da qui si vedono anche le periferie, che in realtà periferie non sono, perché se guardiamo Firenze da qui vediamo che il cuore di questa città metropolitana va verso nord ovest e che è vastissima, che ci sono opere che vanno avviate e molte altre concluse, come l’aeroporto o la tranvia”.
Già, la tramvia. Non sembra preoccupato per la tegola caduta sulla società che gestisce i lavori della linea 2, appena avviati. L’arresto di Alessandro Mazzi , presidente della società interessata coinvolto nell’inchiesta sul Mose, non inciderà sui lavori, assicura. “Non vi è alcuna connessione tra le vicende del Mose e la tranvia. Ciò non toglie che non si debba tenere la guardia alta sul tema degli appalti”, dichiara, e già chiama al fianco Giuseppe Quattrocchi, suo consigliere per la legalità, per mettere su un sistema di criteri interni del Comune per prevenire forme di corruzione che possano poi scaricarsi sulla città.
Nardella nominerà in giornata Giacomo Parenti direttore generale e affronterà la prima riunione della giunta. “Intanto mi confronterò con gli assessori per iniziare a gettare le basi del nostro impegno nei prossimi cinque anni. Ovviamente abbiamo priorità e urgenze, ma anche progetti che riguardano la riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare, pubblico e privato, il piano delle caserme – che deve essere concluso entro un anno – e la riqualificazione della Manifattura Tabacchi”.