Claudia Bertolini
“Solo nell’ambito della logica matematica si può fare affidamento su una suddivisione rigorosa tra vero e falso.
Sulla mitologica isola dei cavalieri e dei furfanti, dove i primi dicono sempre la verità ed i secondi mentono sempre, la vita di un ispettore di polizia sarebbe infinitamente più semplice – anche senza poligrafo!”
I cinque capitoli in cui è suddiviso il saggio “Numeri Assassini” rappresenta una guida su come i segreti del crimine possano essere scovati con l’uso della matematica e quanto la stessa abbia a che fare con la psicologia umana: nella fattispecie, col comportamento criminale.
Con stile leggero ed allietante, Tomatis sa rendere ancora più accattivante il testo inserendo in ogni capitolo problemi e quiz enigmistici la cui risoluzione sollecita anche le più acute menti.
La risposta ai giochi si trova comunque alla fine di ogni parte così come i riferimenti alle citazioni nonché le letture consigliate.
L’autore espone, nei primi capitoli, l’importanza della statistica nel determinare l’area di azione del criminale e della matematica per permetterne l’identificazione. Col terzo capitolo, rafforza l’argomento con casi concreti: esperienze di lavoro dei RIS e, tra le altre, vicende a noi ben note come l’infanticidio di Cogne ed il Mostro di Firenze.
L’ultima parte invece sposta l’attenzione sulla errata applicazione tot court della scienza al giudizio criminale, cioè denuncia come l’applicazione brutale dei numeri ai processi possa determinare gravi errori di decisioni giudiziarie perché erroneamente letti da chi non ha cultura numerico-scientifica. La stessa Italia, ad esempio,proprio per la sua scarsa familiarità con fisica e matematica si dimostra reticente all’applicazione criminologica di tali metodi.
Un testo curioso che appaga l’interesse degli addetti ai lavori ed il desiderio di sapere di chi giurista non é.
Mariano Tomatis nasce a Torino nel 1977.
Laureato in informatica si occupa di divulgazione scientifica e di giochi di prestigio. La sua prima pubblicazione risale al 2008 con “L’arte della prestadirigiri…”. Segue “La magia della mente” nel 2009 ed altro ancora. Ha partecipato alla realizzazione del museo Rennes –le-Chateau nell’Aude francese. Nel 2009 è stato ospite al Festival della Matematica di Roma ed è l’organizzatore del Festival della Magia della Mente.