Firenze – Presidio sotto Palazzo Vecchio, oggi pomeriggio, tema, il video con l’atterramento violento del ragazzo senegalese che vendeva collanine ai clienti di un bar con vista Pontevecchio, sul lungarno Acciaiuoli. Oggi il console senegalese ha incontrato il sindaco Dario Nardella, per chiedere spiegazioni sull’accaduto.
Il punto centrale su cui si sono concentrati gli interventi odierni è la modalità di azione del cosiddetto nucleo antidegrado della polizia municipale del comune di Firenze, che già nel 2013 conobbe delle polemiche, come ricorda la delegazione di Potere al Popolo, presente con Rifondazione e tante altre associaizoni al presidio in piazza Signoria. Ed è proprio su questo, sulle modalità dell’intervento del nucleo (ricordiamo che gli appartenenti a questa formazione della sicurezza cittadina svolgono la loro attività in borghese) che si sono concentrate le critiche principali mosse nei confronti degli agenti. Lo ricorda lo stesso Pap Diaw, già consigliere comunale nel gruppo di Rifondazione, che ha detto: “Il vero punto della questione è la modalità con cui è stato attuato il fermo, con una non necessaria violenza nell’azione”. Ricordiamo che il ragazzo, che si era rifiutato di fornire le generalità e di consegnare la merce fatta di collanine e altre chincaglierie, era stato atterrato, costretto al suolo con una presa al collo e un agente si era seduto sopra di lui, come si vede nel video, mentre cercava di liberarsi, faccia a terra. Fra le altre cose dice oggi al microfono del presidio il ragazzo che ha fatto le riprese, “all’inizio del video si vede anche il tentativo di uno degli agenti di alzare la mano verso il viso della ragazza”, che si era avvicinata tentando di tranquillizzare il giovane senegalese. I due passanti hanno depositato stamattina, 11 aprile, in Procura un esposto sull’accaduto. L’avvocato dei due, un ragazzo e una ragazza, ha spiegato che l’esposto è stato avviato “affinché sia valutato l’operato delle forze dell’ordine”, ovvero dei due agenti in borghese, del nucleo antidegrado, che hsnno effettuato l’operazione. Sempre fra gli interventi che si sono attuati in piazza, si è affermata anche la natura razzista dell’intervento. Punto tuttavia che non è stato particolarmente sottolineato dagli interventi degli stessi senegalesi, che hanno puntato sul fatto che la violenza con cui è stato trattato il loro connazionale va al di là del razzismo.
Una piccola delegazione è salita a Palazzo Vecchio, e ha incontrato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani. “Le nostre richieste – ha detto Sandro Targetti, che faceva parte del gruppo – sono di sciogliere il nucleo antidegrado, se è una squadra che ha una costituzione formale, dal momento che utilizza modalità indegne di una gestione civile dell’ordine pubblico”, mentre Diaw ha portato alle istituzioni cittadine la richiesta della comunità senegalese di avviare un percorso di inclusione, con degli incontri, per capire come gestire le questioni in modo costruttivo, senza arrivare a una gestione che comporta l’uso di una violenza “sopra le righe, inutile, ingiustificata”. La presa a terra, ricordiamo, è una mossa di costrizione che spesso ha conseguenze molto gravi per chi la subisce. “Operare un fermo e portare in questura qualcuno che si rifiuta di farsi identificare – continua Diew – si può attuare, come hanno sempre fatto le forze dell’ordine, senza ricorrere a modalità così estreme”.
Per quanto riguarda l’incontro fra il sindaco e l’ambasciatore del Senegal, che si è svolto in Prefettura, “Abbiamo avuto un colloquio molto cordiale, aperto e franco – ha detto il sindaco- nel corso del quale l’ambasciatore ha presentato le sue rimostranze su quello che è accaduto martedì 5 aprile. Ringrazio il prefetto per aver ospitato questa riunione, che è stata molto utile e nel corso della quale abbiamo assicurato all’ambasciatore del Senegal che faremo tutto ciò che è necessario affinchè si possa fare piena chiarezza su tutto l’accaduto, dall’inizio alla fine”.
“Abbiamo anche assicurato all’ambasciatore che avvieremo oggi stesso una verifica interna con la Polizia municipale – ha spiegato il sindaco – affinché si possano individuare tutti i dettagli della dinamica perchè se ci saranno dei responsabili questi saranno opportunamente sanzionati disciplinarmente. In ogni caso, abbiamo confermato che gli agenti della Polizia municipale hanno fatto un esposto alla procura per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni e abbiamo appreso che anche il cittadino senegalese presenterà una denuncia”.
Da parte dell’assessora alla sicurezza Benedetta Albanese, che oggi ha risposto a un question time sull’accaduto in consiglio comunale, si spiega che “il video è parziale”, dal momento che riprende solo la parte terminale di un intervento “più complesso”. In ogni caso, spiega l’assessora, si sta attivando una verifica circa “le procedure di immobilizzazione delle persone per la sicurezza e senza l’uso di violenza”.
Intanto, una manifestazione si terrà sabato prossimo, alle 15.30, con concentrazione sul lungarno degli Acciaiuoli.
Nel video, le parole di Pap Diaw
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