Firenze – Per gli appassionati italiani della boxe la notte che incombe sarà bianca. E forse anche sofferta. Infatti poco prima delle tre scatterà il collegamento diretto, su Italia 1, con Las Vegas per una riunione nella quale un pugile italiano, Leonard Bundu, sfida Keith Thurman della Florida per il titolo mondiale ad interim dei pesi welter della sigla WBA.
Tra l’altro, circostanza mai verificatasi prima, aprirà quel pomeriggio pugilistico un altro italiano, Lenny Bottai di Livorno che affronterà il texano Jermall Charlo in un match valido quale semifinale IBF dei pesi superwelter. Insomma per il mondo della boxe stanotte si fermerà il tempo.
Diciottomila saranno seduti davanti al ring di Las Vegas; a Firenze tanti sportivi si ritroveranno al palazzetto dello sport Mandela Forum, Campo di Marte per seguire insieme le vicende di quel match che vede impegnato un loro concittadino visto che Bundu è cresciuto all’ombra del Cupolone.
Tra quegli spettatori anche Daniela Bundu, fiorentina doc, insegnante di matematica in pensione, madre del pugile accompagnata dal figlio Jacopo fratello del campione (mentre la figlia Antonella con la moglie ed i due bambini di Bundu sono volati a Las Vegas).
Ma ci saranno anche tanti esponenti della nostra boxe a partite dai dirigenti (e qualche pugile) dell’Accademia Fiorentina con in testa la famiglia Sottili grandi appassionati e sostenitori della boxe. Ed esponenti del Comitato toscano della boxe.
Una notte bianca, ma anche magica. Sognare si può. E’ dura, al limite del possibile. Ma Leonard Bundu ha dimostrato di essere un grande campione ribaltando sempre i pronostici negativi. L’ultimo esempio è il suo recente duplice successo in Inghilterra quando ha liquidato prima Lee Purdy, poi Frankie Gavin due campioni d’oltre Manica.
Gioverà ricordare che i boomakers davano quote bassissime per i pugili di casa ed molto alte per Bundu. Proprio come succede ora a Las Vegas. Thurman è quotato a due e Bundu ad otto. Insomma il 26enne statunitense è il grande favorito anche perché ha vinto tutti i 23 incontri disputati. E in 21 matches i suoi avversari sono finiti al tappeto. I primi nove da professionista li ha vinti per k.o. alla prima ripresa. Di qui il soprannome “One Time” cioè quando arriva a bersaglio il suo primo pugno l’avversario finisce k.o.
A mitigare questi allarmanti dati ci pensa il maestro Alessandro Boncinelli che da sempre segue all’angolo Leonard. “Normale – dice – è lui il favorito. Ma non sono sicuro che sia sbagliato puntare invece euro su Leonard. Sappiamo che Thurman è un terribile picchiatore. Ha la dinamite nelle mani. Ma Bundu è un campione. Ed ogni volta che si è trovato davanti un avversario pericoloso ha dato sempre un saggio della sua limpida classe”.
“Leo corre grossi rischi – aggiunge Boncinelli – ma questo match può tranquillamente giocarselo. Dovrà boxare sempre a corta distanza per non concedere a Thurman di poter scagliare i suoi terrificanti colpi. Da una tattica simile il nostro campione può trarre grossi vantaggi essendo, rispetto al suo avversario, più veloce, più tecnico, ed in grado di cambiare più volte la guardia. E se dovesse riuscire a piazzare quel suo famoso e micidiale gancio al fegato Thurman avrebbe i suoi problemi……………”.
L’esuberante pugile americano ha lanciato qualche frecciata al nostro campione ieri venerdi in occasione delle operazioni di peso. Niente di importante. Alla fine i due pugili si sono stretti la mano. Sulla bilancia Bundu è rimasto sotto di qualche etto rispetto al limite (kg. 66,842) di peso; mentre Thurman è rientrato preciso nel peso previsto.
Boncinelli aggiunge che vede Bundu sereno, concentrato, preparatissimo. E ricorda che è imbattuto dopo 33 incontri : 31 successi di cui 11 prima del limite più due no contest. E che, dopo averlo difeso alla grande per sei volte, ha lasciato volontariamente il titolo di campione europeo. Insomma pone limiti ai pessimisti. Insomma il nostro campione può compiere il miracolo. E se fosse così’ il pugilato italiano tornerebbe ai fasti dei tempi di Carnera, Benvenuti, Rosi e Mazzinghi. Insomma il mondo della boxe sarebbe ai suoi piedi.
Ed il mentore di Bundu aggiunge : “Leo ha quarant’anni, quindi, sta vivendo l’ultima fase della sua carriera. Un’occasione così ghiotta – precisa Boncinelli – non poteva lasciarsela scappare. Tra l’altro combattere per un mondiale è sempre stato il suo sogno. E sta per salire sul ring entusiasta di avere questa opportunità. E vedrete che, indipendente dal risultato, Bundu terrà alto il prestigio del pugilato italiano. Come ha fatto per tutta la sua luminosa carriera”.
Il primo dei nove incontri della riunione in programma al mitico MGM Grand di Las Vegas vedrà sul ring un altro pugile italiano, anzi toscano. Si tratta del livornese Lenny Bottai (22 successi) che affronta Jermail Charlo, un texano 24enne dal pugno pesante imbattuto con 19 vittorie di cui 15 per k.o. In palio la semifinale IBF dei superwelter. All’angolo di Bottai l’allenatore Christian Mazzoni di Firenze ed il coach Federico Gassani di Pisa.
La riunione si svolge nel pomeriggio. Il collegamento televisivo di Italia 1 dovrebbe iniziare poco prima delle ore tre del mattino di domani domenica. Forse in tempo per vedere in diretta l’incontro di Bottai. Il match di Bundu sarà il terzo della serie, quindi, dovrebbe apparire intorno alle ore tre sui teleschermi italiani.
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