Capannori (Lucca) – Una serie di incontri nei luoghi di cura e di assistenza per la diffusione dell’ascolto musicale guidato. E’ stato presentato oggi (lunedì 8 giugno) nella sede della RSA di Marlia il progetto “Note di salute”, che si propone di attuare sul nostro territorio un percorso innovativo basato su un concetto confermato da studi qualificati: il potere lenitivo della musica accompagna la vita dell’uomo e talora lo aiuta a sopportare meglio il dolore e la sofferenza fisica e psichica, attenuando sintomi e disagio e contribuendo spesso, sinergicamente alle cure cliniche, al processo di miglioramento e guarigione.
Già tre le date previste in questo mese di giugno 2015: il 14 e il 21 giugno nella sede della RSA di Marlia, grazie alla disponibilità del Comune di Capannori e della Direzione della struttura, il 20 giugno all’ospedale “San Luca” di Lucca nell’ambito dell’iniziativa per il suo primo anno di attività.
In tutti questi casi è prevista la presenza di artisti di fama internazionale, come il pianista Simone Soldati, insieme a promettenti studenti di musica. Un aspetto di grande valore simbolico è poi rappresentato dal fatto che per queste esibizioni aperte ai familiari e alla cittadinanza, venga utilizzato il pianoforte in dotazione al settore della Salute Mentale di Lucca, che quindi viene “fatto girare” nelle varie sedi come elemento di salute e di benessere.
Il progetto viene portato avanti dall’Associazione Lucchese Arte e Psicologia (ALAP) insieme all’Azienda USL 2 di Lucca (con il particolare coinvolgimento della struttura di Salute Mentale), al Comune di Capannori, all’Associazione Lions Club Lucca Le Mura, alle Cooperative Sociali, all’Associazione Con La Musica, a D33, all’Associazione Archimede, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
L’iniziativa ‘Note di Salute’ è stata presentata stamani (lunedì) alla RSA di Marlia dal dottor Enrico Marchi psichiatra e pasicoterapeuta, presidente dell’associazione lucchese arte e psicologia, dall’assessore alle politiche sociali, Ilaria Carmassi , dalla dottoressa Valeria Massei, dirigente medico Zona Distretto Lucca e la professoressa Carla Nolledi, responsabile del settore didattico dell’associazione Con La Musica.
“La musica e l’arte in generale – afferma il dottor Enrico Marchi – hanno un grande potere lenitivo sulle persone e soprattutto su coloro che vivono situazioni di disagio fisico o mentale. Con questa iniziativa vogliamo promuovere benessere all’interno dei luoghi di cura e di assistenza introducendo la musica classica dal vivo sia per gli ospiti che per gli operatori”.
“Collaboriamo molto volentieri a questo progetto perché è improntato a migliorare la qualità della vita delle persone e, in questo caso, di coloro che vivono in strutture di cura e di assistenza, che è uno dei nostri fini istituzionali – sostiene l’assessore Ilaria Carmassi – . E’ un modo inoltre di portare cultura in questi luoghi e di condividerla con le famiglie e con i cittadini interessati creando un collegamento migliore di queste strutture con la comunità”.
“ ‘Note di salute’ è un progetto innovativo che si rivolge agli ospiti delle strutture, ma anche agli operatori che vi lavorano allo scopo di creare un benessere a 360° all’interno di case di riposo o altri luoghi di residenza assistita – aggiunge la dottoressa, Valeria Massei – E’ importante affiancare strumenti innovativi alle cure consuete per migliorare sempre più la qualità della permanenza degli ospiti”.
“La musica è uno strumento molto valido per trasmettere messaggi di vario tipo, dalla solidarietà alla speranza – perché è un linguaggio universale – sostiene Carla Nolledi -, ma anche per migliorare il benessere delle persone. Credo che aprire le porte di strutture socio sanitarie alla musica colta sia un passo innovativo molto importante che credo può portare benefici sia per chi è ospite sia per tutti coloro che vi erano”.
Nell’ambito dell’iniziativa viene stilato un calendario di incontri propedeutici all’ascolto della musica, con l’obiettivo di sensibilizzare i vari contesti all’autore, al genere musicale ed all’esecuzione del concerto che verrà proposto dopo pochi giorni dall’incontro.
In situazioni dove non è possibile far precedere il concerto da questo tipo di preparazione viene comunque effettuata una breve presentazione sul tema musicale e sugli autori che vengono proposti, sempre con un linguaggio accessibile e con particolare riguardo ad una facilitazione all’ascolto.
E’ previsto, se possibile, anche un momento successivo di restituzione verbale tra esperti, operatori e ospiti delle varie strutture con l’obiettivo di una valutazione più approfondita dell’esperienza, sia in termini oggettivi che più introspettivi e legati all’analisi dei vissuti del gruppo e dei singoli.
Il primo appuntamento con la rassegna si era svolto il 20 settembre 2014 nel Centro Anziani di Monte San Quirico con un omaggio a Franz Liszt del pianista Sandro Ivo Bartoli.
Dopo i tre eventi programmati in questo mese di giugno, altri incontri sono previsti, con la collaborazione anche del Comune di Lucca, in sedi come le strutture dell’Azienda USL 2 presenti a San Cataldo nel complesso di Maggiano (Hospice, RSA, RSD), i Centri Diurni per anziani di Lucca e Piana, i Centri Diurni per Handicap (Carlo del Prete, Carraia, Anfass), il Centro di Salute Mentale e Centro Diurno dell’Azienda USL 2, le Case-famiglia, i Centri Socio-sanitari (S.Anna, Capannori, Turchetto), le Comunità Terapeutiche, la Casa Circondariale di Lucca.
Le promesse del progetto
L’emozione estetica fornita dalla musica risulta, secondo molti studi compiuti nel settore della musicoterapia, tra le più profonde e suggestive, proprio per la grande sollecitazione neurosensoriale che coinvolge il nostro cervello durante l’ascolto musicale e per il profondo riverbero che in particolar modo si riversa sul versante intrapsichico conscio ed inconscio.
Infatti, visto che il primo universo sensoriale acquisito dall’essere umano in via di sviluppo è quello acustico e che già dalla vita intrauterina inizia la costruzione progressiva del proprio vissuto sonoro, ciò è strettamente legato per tutta la vita al paradigma di riferimento senso-percettivo di chiara matrice affettiva che si è costruito sulla arcaica e precoce esperienza relazionale madre-bambino. La sollecitazione neuroestetica attraverso la musica attiva talora inediti circuiti emotivo-affettivi, spesso risvegliando memorie musicali sopite o parzialmente rimosse, e questo appare di grande beneficio in particolar modo nei soggetti anziani e con decadimento delle funzioni psico-cognitive. E’ altresì nota a molti la possibilità di amplificare la gamma dei benefici della fruizione estetica musicale attraverso un approfondimento cognitivo che ne esalta le potenzialità forse meno eclatanti sul versante dell’impatto immediato neuroemozionale, ma che invece permette di apprezzare peculiarità più vicine al contesto culturale e sociale di chi ascolta. La musica quindi si propone in quest’ottica di valutazione non solo come diletto e nutrimento dell’anima, ma anche come fattore di crescita intrapsichica, culturale e sociale.
Obiettivi e finalità
Il progetto “Note di Salute” ha come primo obiettivo il miglioramento della qualità della vita di soggetti che attraversano un momento o un lungo periodo della loro vita di particolare sofferenza (fisica, psichica o sociale), con la finalità quindi di agevolare anche la diffusione della cultura musicale in situazioni di difficile fruibilità e laddove anche non sia frequente rintracciare interesse o consuetudine nell’ascolto di brani classici o comunque appartenenti a settori e stili musicali non commerciali. Inoltre si propone di creare una maggiore sensibilità anche nei professionisti di aiuto, permettendo un progressivo avvicinamento estetico ed affettivo alla musica più colta, con la possibilità di inserire l’ascolto guidato nella routine delle attività terapeutico-riabilitative attuate nelle strutture di assistenza e cura e di sostegno sociale. La proposta di esperienze guidate all’ascolto musicale e la realizzazione di piccoli eventi concertistici sia nell’ambito di strutture di degenza o di semiresidenzialità, con il coinvolgimento di Enti ed Associazioni del volontariato socio-sanitario, può nel tempo alleggerire il carico psicologico e morale che spesso incide pesantemente sulle attività operative del quotidiano, migliorando il clima interno e rimotivando gli operatori e care-giver. Iniziative come queste possono altresì innescare circuiti virtuosi nella rete territoriale della sussidiarietà, con ricadute positive sulla qualità del supporto sociale nonché, progressivamente, sul benessere della popolazione.