Simone Russo
A che ora arriva il presente? Sembra una domanda da chiusura in trattamento sanitario obbligatorio, ma diventa un quesito legittimo se si pensa che ieri pomeriggio in Sala del Tricolore si è parlato della Repubblica di Salò. E se ne è parlato a lungo prima di passare al ben più importante tema delle infiltrazioni mafiose in terra reggiana. Un argomento che tocca molto da vicino anche il rapporto tra politica ed economia, ma che è arrivato in discussione solo dopo una sfiancante battaglia sulla Resistenza, sul dopoguerra, sul passato del defunto Oscar Luigi Scalfaro da presunto giudice del regime…
Sala del Tricolore è diventata il solito terreno di costruzione di consenso “d’appartenenza”: capita troppo spesso a scapito di problemi più concreti. Ieri il pretesto è stato dato da una deibera per sostenere economicamente l’Istituto Cervi. Apriti cielo! Quale occasione per schierarsi nel 2012 in base alle fratture storiche del 1900? A un odg di condanna di Casa Pound, associazione presente a Reggio e legata alla destra radicale, si è scatenato il vespaio. Non ci dilungheremo, non ci pare la sede adatta: chi non accetta la Costituzione e i suoi valori la smetta di percepire gettoni di presenza in un consiglio democraticamente eletto e cambi mestiere. Sul resto, cada il silenzio. Le notizie vere sono poche ma rilevanti.
La prima: arrivano i soldi per il Tribunale. Il consiglio ha votato l’elargizione di un contributo di 46mila euro per sistemare l’archivio – e non si tratta di un dato di poco conto: quante cause sono ritardate dalla perdita dei fascicoli? Ormai è diventato un fatto quasi normale, più frequente dello smarrimento di un bagaglio in aeroporto; circostanza che la dice lunga sulla necessità di porre rmedio alla situazione. E il consiglio comunale lo ha fatto, addirittura con un voto unanime da destra a sinistra. Seconda notizia di giornata, a volo d’uccello: la Lega perde un consigliere comunale, Miles Barbieri, reo di aver criticato il leader Umberto Bossi. Superfluo ogni commento. Terza notizia di giornata: sarà chiesta “regolare certificazione antimafia” per concedere permessi a costruire in edilizia privata. Una rivoluzione che vede Reggio in prima fila, ma che è stata imposta dalla Regione con apposita legge. Meglio tardi che mai, direbbe qualche ottimista. Tutta reggiana invece è la proposta di istituire di un corso di “formazione antimafia” per gli amministratori pubblici: idea dell’assessore Corradini, incalzato dal grillino Olivieri.