Firenze – Nonostante Nardella affermi che la norma non si tocca, il punto, secondo l’ex assessore all’ urbanistica Cecilia Del Re, è uno e uno solo: una volta approvato il Piano Operativo, lo stop anti Airbnb non ci sarà più. Punto. La tanto glorificata norma che ha guidato le uscite invernali del sindaco Dario Nardella finirà nel cestino.
“Alla vigilia del voto sul piano operativo, Nardella ha deciso di cancellare, all’insaputa del Consiglio comunale, la norma anti Airbnb che lui stesso ha sbandierato per tutto l’inverno come modello”. Il motivo ufficiale, aggiunge l’ex assessora all’Urbanistica, “è attendere la pronuncia del Tar, prevista per il 9 maggio prossimo. Ma le cose non stanno così, visto che, con l’approvazione del piano operativo, quella norma cesserà ufficialmente di esistere così come il vecchio regolamento urbanistico”.
I motivi reali della scelta, secondo Del Re, sarebbero molto diversi e riguarderebbero ben altri interessi. “Con l’eliminazione della norma, si dà la possibilità a chi non ha ancora registrato sul portale affitti brevi i propri alloggi di farlo. Tra questi, ad esempio, i proprietari dei 200 appartamenti realizzati in corso Italia al posto dell’ex teatro comunale: rispondendo a una nostra interrogazione, l’11 marzo scorso, l’assessore Bettarini ci ha confermato essere tra i ricorrenti contro la variante Airbnb. Un caso? Tutto può essere”.
Ma c’è di più, nell’attacco di Del Re. Secondo la leader di Firenze democratica, “resta il fatto che la norma anti Airbnb è stata, sin dalla sua approvazione, un condono mascherato: ha finito per consolidare l’uso turistico di 13.000 alloggi e determinato un’impennata di nuovi appartamenti iscritti sul registro affitti brevi”. Senza contare l’esplosione del costo degli affitti in città, secondo Del Re collegato, come in generale l’aumento del valore delle case. Nel frattempo, “Palazzo Vecchio ha provveduto a snaturare il piano operativo, cancellando le norme anti frazionamento, che prevedevano almeno un bagno ogni 30 metri quadri e un’estensione della superficie frazionabile oltre i 50 metri quadrati. Tutte disposizioni stralciate nella nuova versione del piano che verrà votato lunedì”.
In conclusione, Del Re ritiene “che Nardella abbia preferito la propaganda alla concretezza, condannando così la nostra città. A Venezia il sindaco ha dialogato col precedente governo, ottenendo una norma ad hoc. Nardella non ha fatto altrettanto, presentando una legge di iniziativa popolare sui centri storici, che è servita solo a fargli guadagnare qualche titolo sui giornali nazionali. Intanto, a Firenze, abitare è diventata una sfida”.