Firenze – “Non parto non resto”, non sappiamo se fu il celebre aforisma di Pietro Metastasio ad ispirare Alighiero Boetti, senza dubbio uno degli artisti italiani più influenti nell’arte del XX secolo, per l’arazzo di piccolo formato, 16X16, che è stato battuto nei giorni scorsi da Pandolfini a Milano e che con la cifra raggiunta di 62.500 rappresenta un autentico record. Sino ad oggi non era mai giunta notizia di una aggiudicazione così importante per un’opera di piccolo formato, i celebri arazzi di Alighiero Boetti realizzati in Afghanistan dagli anni ’70 fino al ’79 e poi dalla metà degli anni ’80 fino ai primi anni ’90, quello battuto era datato 1993, un anno prima della morte dell’artista, una produzione a cui l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze ha dedicato nello scorso aprile la mostra “Il filo del pensiero” con la collaborazione dell’Archivio Boetti.
Una gara serratissima tra i contendenti in sala e gli altri in remoto, telefoni e piattaforme live che ha portato dagli 8.000 euro di partenza alla cifra finale di aggiudicazione. Ma quello di Alighiero Boetti è solo un lotto di una asta, la prima che Pandolfini, la casa d’aste fiorentina più antica d’Italia, ha tenuto a Milano per l’Arte Moderna e Contemporanea. Presente a Milano dal 2011 Pandolfini con la sede in Via Manzoni dove venivano svolte le anteprime d’asta con le selezioni delle opere che poi sarebbero state battute a Firenze, il 13 giugno ha effettuato la sua prima asta a Milano nella sala del Centro Svizzero di Via Palestro con una grande partecipazione di pubblico, tra collezionisti, mercanti, compratori. Complessivamente l’asta ha realizzato 2.162.500 euro, pari al 1425 delle stime minime e con una percentuale di lotti venduti del 77%.
Top Lot della vendita è andato all’opera “BIANCO” di Agostino Bonalumi, una tela estroflessa e tempera vinilica aggiudicata per 295.800 euro, e sempre di Agostino Bonalumi è stata la seconda aggiudicazione della serata, “ROSSO” del 1984 che ha raggiunto la cifra di 149,400 euro. Aggiudicazioni importanti quelle per le opere di Bonalumi che hanno riportato all’attenzione dei collezionisti e degli operatori del settore che si muovo nel mercato internazionale dell’arte moderna e contemporanea. Risultati importanti anche per due sculture di Igor Mitoraj, una TESTA in bronzo del 1993 di grandi dimensioni, aggiudicata per 106, 250, stima di base 30.000/50.000 e un’altra opera che da una base di 25.000 ha raggiunto 81.250 euro. Grande interesse anche per la sessione dedicata ai disegni dove “Les Dejeuners” del 1961 di Pablo Picasso ha raggiunto 112,500 euro e una matita su carta del 1937 di Henri Matisse “ Femme assise dans un fauteuil” è stata aggiudicata per 40.000. . Sono pienamente soddisfatto dall’esito di questo nostro primo importante impegno per quanto riguarda l’Arte Moderna e Contemporanea a Milano.- Ha commentato Pietro De Bernardi CEO di Pandolfini Casa d’Aste – Ringrazio tutti i nostri clienti e tutti coloro che hanno premiato il nostro sforzo, partecipando alle nostre vendite e permettendoci di raggiungere un risultato così significativo in questo settore, che è trainante nel mercato nel mercato italiano e internazionale”.