Niente di nuovo nella storia. Inizia ufficialmente anche nel 2017 un confronto politico nel campo progressista.
Da una parte il partito/movimento ‘Insieme’ (di Giuliano Piasapia, Bersanj, D’Alema, Rossi, Civati, Fassina, per citare i più noti), dall’altra il partito democratico. Capisco che non è un confronto particolarmente stimolante, difficilmente coinvolgerà gli indifferenti (che a mio avviso dovrebbe essere un po’ la missione della politica oggi), interesserà moltissimo al ceto politico e forse a parte del mondo intellettuale.
È una competizione che decreterà il suo risultato alle politiche del 2018. L’unica cosa che dovremmo avere a mente è il rispetto tra le diverse opzioni e per i suoi attori. Belzebu non esiste, ne’ da una parte, ne’ dall’altra. Esistono sensibilità, visioni, interessi (particolari e di blocchi sociali) divergenti.
La cosa che chiedo agli attori del mio campo (il partito democratico) è la correttezza della battaglia, stare in un esercito e auspicare la vittoria dell’avversario non serve a molto. #senzapaura