Vorrei che fossero i minuti a parlare.
Per tornare a Reggio Emilia da Bologna centrale fino a un mese fa i treni regionali erano due all’ora. Al minuto 24 un regionale veloce e al minuto 52 un regionale. Ora è rimasto solo il minuto 52. Dunque un solo treno all’ora. Stracolmo.Che ferma in tutte le stazioni. Il motivo non è ancora chiaro. A Bologna centrale rispondono che il regionale veloce delle 24 è periodico. Strano che non diano ancora la colpa alla neve e al gelo.
Giovedì 23 febbraio. Treno delle 17,52 che dovrebbe arrivare a Reggio Emilia alle 18,40.
Ore 17. 52 il treno regionale è fermo al binario 8 della stazione centrale di Bologna. Non parte.
Ore 18,02 partenza da Bologna, con dieci minuti di ritardo
Ore 18, 17 stazione di Anzola Emilia.
Ore 18, 20 stazione di Samoggia. Alcune persone sul binario gridano: “C’è un rumore metallico sotto questa carrozza. Qualcosa che batte”, un controllore distrattamente fa luce con una pila elettrica sotto la carrozza, poi comanda di ripartire. I passeggeri si accorgono del disagio, ma sul treno non arriva nessun avviso di pericolo. Si riparte
Ore 18, 28 stazione di Castelfranco Emilia
Ore 18,38 stazione di Modena
Ore 18,45 ancora fermi a Modena
Ore 18,54 arrivo a Rubiera
Ore 19,10 ancora a Rubiera. Il treno è fermo e spento al binario 2. Né il capotreno né i controllori fanno alcun tipo di annuncio ai passeggeri. Alcune persone tentano di aprire le porte e di scendere sui binari, ma le porte sono bloccate. Nessuno può muoversi né prendere l’altro treno regionale che nel frattempo è arrivato e si muove nella stessa direzione. Altre persone si sporgono dai finestrini e iniziano ad urlare ai pochi uomini di Trenitalia presenti sul binario 1. “Non ne sappiamo niente, signora. Stiamo facendo il nostro lavoro” rispondono.
Ore 19.15 si riparte. Senza comprendere la causa del ritardo.
Ore 19. 25 “Siamo in arrivo alla stazione di Reggio Emilia con quarantacinque minuti di ritardo. Ci scusiamo del disagio”
Bene, il disagio sta proseguendo da più di un mese. E non vale più la scusa delle nevicate delle scorse settimane.Una signora sul treno racconta di aver aspettato cinque ore in treno per tornare a Reggio da Bologna centrale lunedì 20. Senza contare i treni soppressi o perennemente in ritardo diretti da Reggio Emilia a Bologna. Soprattutto il regionale diretto ad Ancona delle 47 di ogni ora che ha spesso almeno dieci minuti di ritardo.
La tratta Bologna-Reggio, tra le più frequentate da studenti e pendolari, non è che un esempio di un sistema ferroviario regionale ormai decrepito. Che continua però a esistere e a viaggiare a fianco delle multifunzionali e velocissime frecce rosse e argento.
Per rispetto di chi paga e aspetta, sarebbe veramente ora che qualcuno si facesse delle domande e ci fornisse delle risposte. Risparmiandosi possibilmente frasi del tipo “Questa è l’Italia”