Nomine Sas e Mercafir, è polemica


Marco Stella, Forza Italia: “Queste sono le cose strane che succedono a Firenze”; Tommaso Grassi: “Indecente”; Cristina Scaletti: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”. A difesa del vicesindaco candidato sindaco Nardella insorge l’assessore Giachi: “Nomine legittime, obbligati a farle adesso”.

Ma cosa è successo? Ecco i nomi che hanno fatto esplodere i vari competitor, Stella e Grassi in primis: Simone Tani (ex- assessore “alle privatizzazioni” in giunta Domenici che poi lo fece fuori, riacquistato da Renzi alla macchina comunale) amministratore unico di Sas, Bianca Maria Giocoli, ex Pdl, ex FdI, fondatrice (insieme con Massimo Pieri) del gruppo in consiglio comunale “Noi con Matteo Renzi”, in tandem con il figlio dell’attuale assessore al bilancio Alessandro Petretto, vale a dire Petretto “junior” Lorenzo, nel cda della Mercafir. “Queste sono alcune delle cose strane che accadono in questa città” commenta Stella, riferendosi al fatto che “il reggente in campagna elettorale fa le nomine sulle società partecipate”, e non, come “vorrebbe il buonsenso”, il sindaco una volta eletto. 

E, mentre Parisi, coordinatore regionale forzista, commenta “le nomine fatte alla vigilia del voto si possono equiparare al voto di scambio”, esplodeTommaso Grassi, lista Sel-Prci-lista di sinistra:E’ indecente che il candidato sindaco Pd Nardella, approfittando del ruolo di vicesindaco reggente, piazzi amici degli amici ex Forza Italia nominandoli nelle partecipate del Comune. E che lo faccia a 5 giorni dal voto”. E, secondo Grassi, “nomine, quelle che trapelano, che hanno  il sapore di un accordo trasversale.Spero che la parte sana e di sinistra del Pd sappia leggere i fatti per quello che sono: un agguato alla democrazia, la prova di una palese contaminazione con Forza Italia. Spero gli elettori comprendano che la sinistra siamo noi, che qui c’è democrazia e se c’è voglia di dare un segnale di cambiamento e di spostare la barra a sinistra l’unico modo è sostenere la mia candidatura a sindaco”.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio e nella logica partitica, agli alleati si paga il conto in anticipo” è il commento di fuoco della candidata a sindaco Cristina Scaletti.

Siamo davanti all’ennesima nomina pubblica fatta in base a una logica partitica e familistica. Semplicemente una vergogna esaltata dalla vicinanza al voto. È vero che al peggio non c’è mai fine ma qui siamo già ben oltre” ha proseguito Cristina Scaletti. “Bianca Maria Giocoli alla guida della Mercafir? Certe alleanze si pagano in anticipo, non si sa mai…” ha concluso Scaletti.

Prova a frenare la polemica l’assessore all’educazione Cristina Giachi: “Le nomine scadute delle aziende partecipate devono obbligatoriamente essere fatte dal sindaco entro la fine del mandato ai sensi del testo unico degli enti locali. In questo caso le nomine sono state legittimamente fatte dal vicesindaco reggente e facente funzione”.

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