Firenze – Maxi corteo di tutti, oggi a Firenze: voluto dalle Mamme che da anni ormai si battono contro la costruzione dell’inceneritore di Case Passerini, nella Piana, le quindicimila persone che oggi hanno attraversato come un fiume in piena Firenze, partendo dal Parco San Donato di Novoli per giungere in pazza della Repubblica dove la festa è tutt’ora in corso, ha raccolto nel suo percorso sigle e partiti, associazioni e comitati, bandiere e cittadini senza bandiere. Mamme, tante, bambini anche. Centri sociali e Movimenti, studenti, operai e colletti bianchi. Professori e ceto medio, politici di professione e non. Sindacati e sindacalisti, Usb, Cobas, Fiom Cgil. Striscione dei Verdi. Anche animali: presenti all’appello molti cani, 4 caprette e due asinelli.
L’atmosfera? C’è la festa, ma anche l’arrabbiatura. La determinazione di Legambiente, presente con i vertici nazionali: “Vogliamo che l’amministrazione ci pensi, e con la nostra presenza vogliamo dire che l’alternativa c’è”, dice Lorenzo Cecchi, segretario fiorentino dell’associazione. Perché il punto, fra gli altri, quello ribattuto da tutti i partecipanti è: “Se l’alternativa c’è, perché andare avanti su questa strada?”. Già, perché? “Si tratta di interessi legati a poteri forti”, sbotta un anziano, che tiene la bicicletta per il sellino. “Guardi, io non mi metto sotto nessuna bandiera, ma gli occhi per guardare li ho e anche le orecchie che ci sentono benissimo: non c’è motivo per mettere su un impianto così pericoloso senza nemmeno valutare una possibile alternativa. E’ da ….” non conclude.
“Quello che vogliamo, con la manifestazione di oggi – dice una signora americana, Jane, mentre scatta foto su foto alla lunga fila colorata dei manifestanti – è farci sentire, dal momento che sembra che in Italia in questo momento non ci sia più spazio per chi si oppone a decisioni prese dai vertici”. Punto di vista che viene rafforzato dall’amica, una signora francese anche lei da decenni in Italia: “Mi sembra si tratti di un punto del tutto politico: qual è la priorità della politica in Italia in questo momento? La salute della gente rientra in questa lista di priorità? E in quale postazione? …”
Se questo è il parere “degli esteri” come li classifica subito un’altra donna, Anna, fiorentina come ci tiene a precisare, “da parte nostra tutta questa gente credo voglia dire che non siamo più disposti a lasciare disporre della nostra salute qualcuno che non sa neanche come viviamo”. Un’occasione insomma, per mandare a dire alla politica non solo che l’inceneritore alle spalle della città “unvisifafare” come recita lo slogan gridato da tutto il corteo a varie riprese, anche hastag per l’organizzazione della manifestazione su twitter, scritto in tantissimi cartelli, ma anche che sulle questioni importanti, quelle che toccano la pelle della gente, la gente stessa non è disposta a lasciar correre. Fra la folla intanto si riconosce qualche politico: Tommaso Grassi di Frs che si fa tutta la passeggiata da Novoli con la maglietta dei No Inceneritore, Mauro Romanelli di Sel, Miriam Amato consigliere comunale e esponente di Alternativa Libera, Daniela Lastri che regge lo striscione di Sinistra Toscana, presenti entrambi i consiglieri regionali di SìToscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, c’è anche il consigliere regionale pentastellato Andrea Quartini. Rifondazione sfila con un nutrito gruppo, striscione del Movimento 5Stelle, c’è la leader di Altracittà Ornella De Zordo, ci sono i Carc, il Pmli, poi collettivi studenteschi, Movimento di Lotta per la Casa, sventola la bandiera dei No Tav.
Intanto, continua a sfilare il corteo (aspettando di vederlo sfilare tutto dalla Fortezza da Basso, passano 28 minuti di flusso ininterrotto prima di vedere la coda) e s’innalzano i cori fra cui molto gettonato “Inceneritore, alta velocità, il Pd distrugge la città” , ma anche O Bella Ciao, El Pueblo Unido e infine spunta anche, in onore di una francese fra la folla che l’ha richiesta, la Marsigliese.
Infine, piazza della Repubblica, il palco, la piazza piena che non entrerebbe neanche uno spillo. Ancora musica, dopo quella incitante e seguitissima dei Fiati Sprecati: attesi sul palco, fra gli altri, Bobo Rondelli e la Bandabardò. Ma soprattutto, la gente continua a sostare, a cantare a stringere mani, a ritrovarsi e a ribadire: “L’inceneritore non si deve fare. Non è possibile ipotecare così la salute dei nostri figli. Ma neanche la nostra. Le alternative ci sono, si chiamano raccolta differenziata spinta”. Sono tante le voci che si accavallano, di esperti o meno esperti, infine uno si stacca da un capannello, squadra la folla attorno, apre le braccia e d esclama: “Che dite, l’avranno capito ? ….”. S’alza un coro: “Unvisifafare!”. Risate.
Foto: Joanne Hanna, S.C.