Firenze – E’ scattato da oggi 6 agosto, l’obbligo di green pass per accedere a numerosi luoghi al chiuso. Per sedersi al chiuso al bar e al ristorante bisognerà dimostrare di essere vaccinati, guariti dal covid o aver effettuato un tampone entro 48 ore. Regola che vale anche per numerosi altri luoghi come cinema, teatri, musei mostre, convegni, congressi, sagre e fiere, spazi da concerto e sportivi, piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia i centri estivi e le relative attività di ristorazione; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, concorsi pubblici.
Insomma, da oggi no green pass no party. Non solo. In base al nuovo decreto varato ieri dal governo, fra poco meno di un mese, a partire dall’1 settembre, il certificato verde anticovid sarà obbligatorio per il personale scolastico e universitario (e per gli studenti universitari). Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso.
Per quanto riguarda i trasporti da settembre la stretta riguarderà gli spostamenti a lunga percorrenza e interregionali. Il green pass sarà obbligatorio per viaggi in aereo e per i treni come intercity o frecce (escluso il trasporto locale). Obbligo anche per navi e traghetti, eccetto che per i collegamenti sullo stretto di Messina considerati spostamenti locali. In bus sarà necessario il certificato verde se il collegamento avviene fra più di due regioni.
La variante delta, del resto, fa crescere insieme ai contagi anche i timori e si tenta di correre ai ripari.
Per quanto riguarda la Toscana, la regione insieme a Sicilia, Sardegna e Marche da ieri, secondo la mappa europea del contagio, si trova in zona rossa mentre gran parte d’Italia è in zona arancione. Le aree verdi continuano a restringersi progressivamente con il passare dei giorni.
Per quanto riguarda gli indici nazionali, alcune regioni si trovano già in procinto di passare in zona gialla vista la crescita delle terapie intensive e dei ricoveri.
Tornando ai green pass, da sottolineare anche l’accordo raggiunto dal commissario straordinario Figliuolo con le farmacie per i tamponi a prezzo calmierato: 8 euro sotto i 18 anni, 15 euro per gli adulti.
Fatte le norme, rimane tuttavia il problema dei controlli. L’onere cade sugli esercenti ma dal decreto emergono già alcune contraddizioni. Per entrare in un ristorante al chiuso, ad esempio, bisognerà mostrare il certificato verde. Ma i ristoratori hanno già fatto sapere che si limiteranno alla verifica del possesso ma che non chiederanno documenti per verificare la corrispondenza con l’identità. Come sempre, il tutto sarà affidato alla pratica quotidiana.