Chi l’ha visto? Esiste o no questo gruppo mascherato da clown che armato di mazze da baseball e in compagnia di un pitbull se ne va in giro ad aggredire e derubare passanti? La pagliacciata esiste, ma consiste nell’invenzione di qualcosa che pur non avendo riscontri nella realtà continua a tenere banco a livello di cronaca e di psicosi.
L’inizio di tutto si perde nella notte delle bufale, qualche settimana fa. Su internet compare la notizia che, fra le province di Reggio e Modena, sta agendo una banda di picchiatori mascherata da clown, munita di mazze da baseball e accompagnata da pitbull, che aggredisce poveri malcapitati. A nessuno viene in mente la moda nata negli Stati Uniti e sbarcata puntualmente in Italia (vedi episodi a Perugia nel maggio di quest’anno), quella di gruppi di giovani che si divertono a terrorizzare per gioco qualche passante, filmando l’azione e mettendola in rete. No, il virus contagia quasi tutti, mass media compresi. E contagia pure qualche furbetto, che si fa bello segnalando avvistamenti o addirittura raccontando di aggressioni ricevute. Come i due 14enni che ieri mattina hanno appunto denunciato ai carabinieri di Reggio di essere stati aggrediti dalla banda dei pagliacci, standardizzando la descrizione dell’episodio con l’indicazione della presenza delle mazze e del cane. “La sapete l’ultima sui clown?” dev’essere risuonata in caserma, dove si sono presto resi conto che i due stavano raccontando una panzana per giustificare il loro ritardo nel recarsi a scuola. “Ridi, scolaro!”, e soprattutto, prenditi pure una denuncia per simulazione di reato, più un’altra (a carico di un terzo giovane) per favoreggiamento…
E’ stato come cercare l’ago nel pagliaccio. Basterà a sgonfiarlo?