La sala operativa della Protezione civile regionale ha diramato nella serata di ieri, 3 febbraio, una nuova allerta neve che riguarda tutto il territorio toscano fino alle 12:00 di domenica 5 febbraio. Per il pomeriggio di sabato 4 gennaio e per domenica mattina, infatti, sono attese nevicate intense soprattutto su Mugello, Casentino, Valdichiana, Valtiberina, Vald’Orcia e bacino del Fiora. Le criticità legate al ghiaccio, invece, sono segnalate fino alle 12:00 di lunedì 6 gennaio.
Ad Arezzo le scuole sono rimaste chiuse, ma si conta di riaprirle lunedì mattina. Per questo ieri una ventina di cassintegrati ha spalato la neve davanti agli ingressi degli edifici scolastici aretini. Grazie all’erogazione di un voucher che copre sia il compenso che i relativi versamenti Inps ed Inail, questi lavoratori in cassa integrazione verranno pagati dalle amministrazioni pubbliche locali per il loro contributo per risolvere la situazione di emergenza.
A Firenze ancora non nevica, ma già da ieri sera il sindaco, Matteo Renzi, aveva annunciato che nella notte erano previste nevicate anche in centro storico. La neve risparmia ancora il capoluogo toscano, ma il “piano neve” su cui Palazzo Vecchio ha per tanto tempo lavorato è pronto ad entrare in azione. Dalla mezzanotte, infatti, sono entrati in azione i mezzi spargisale e dalle 4:00 della mattina gli spalaneve sono stati posizionati nei 18 punti strategici della città. Il gelo ha semmai causato problemi alle tubature dell’acqua. «Purtroppo – ha spiegato il presidente di Publiacqua, Erasmo D’Angelis – collassano i nonni e bisnonni tubi in ghisa, in larga parte con oltre 50 anni d’età, che non reggono alle sollecitazioni del traffico o agli sbalzi di temperature». Più del 40% delle vecchie tubature fiorentine ha ceduto e si sono verificati allagamenti e ghiacciate. Da giovedì 2 febbraio Publiacqua è intervenuta su 10 tubature cittadine ed in un caso, in Lungarno Diaz, l’acqua fuoriuscita dalle tubazioni collassate per il gelo ha creato gravi disagi arrivando fino in piazza Mentana.
La situazione più critica, comunque, continua ad essere quella del Senese. Dopo le esternazioni del presidente della Regione, Enrico Rossi, nei confronti di Enel, è intervenuto anche il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini. Dopo il black out di mercoledì notte sono ancora oltre 500 le utenze prive di luce, spiega il presidente senese. «I cittadini stanno vivendo in condizioni intollerabili, a causa della mancanza di energia elettrica», continua Bezzini. Enel ribatte che, con l’installazione dei gruppi elettrogeni, la situazione dovrebbe migliorare ma che, in ogni caso, rimarrà critica nelle aree isolate di Radda in Chianti, Murlo e Monticiano. «Pretendiamo – ribatte Bezzini – che Enel si mobiliti ancora di più per risolvere la situazione in tempi brevissimi». E mentre i black out continuano, la Provincia di Siena ha messo in azione 51 mezzi fra spalaneve e spargisale.
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