Con 19 voti contrari, 5 favorevoli, 1 astenuto, il Consiglio comunale boccia la richiesta di sfiducia della presidente del Consiglio comunale, Emanuela Caselli. Se la maggioranza è compatta, si frantuma la minoranza che, a novembre, aveva bocciato in modo corale l’operato della Caselli, accusandola di non essere super partes. In aula, per il voto, dei 5 Stelle resta solo Norberto Vaccari, che si astiene. Assente anche la Lega.
La sfiducia così viene votata solo dai consiglieri Claudio Bassi (che sostituisce la Caselli sulla poltrona della presidenza, in qualità di vice), da Giuseppe Pagliani, Nicolas Caccavo, Cesare Bellentani e Cinzia Rubertelli. E dai loro banchi arrivano accuse durissime alla maggioranza e alla gestione Caselli del Consiglio comunale.
Ad anticipare le scintille è l’intervento del capogruppo del Pd Andrea Capelli. L’esponente dem rimprovera i consiglieri che presentano la sfiducia di far polemica su una “quisquilia” e di aver costretto il Consiglio comunale a “navigare a vista” su un punto – la revoca della presidente – non normato, quando si sarebbe potuto attendere, giusto qualche settimana, la riforma dello statuto. “Non mi venite a dire che i cittadini vi chiedono con urgenza la sostituzione della Caselli, perché mi faccio una risata”. Capelli propone un documento, in vista del voto sulla sfiducia, in cui si chiede il voto palese, l’appello nominale e la maggioranza assoluta. L’opposizione protesta: “Noi chiediamo il voto segreto perché è giusto lasciare libertà di coscienza a quei consiglieri della vostra parte – dice Nicolas Caccavo (Forza Italia) rivolto a Capelli – che voterebbero la sfiducia alla Caselli”.
Interviene anche il segretario generale Roberto Maria Carbonara che fa notare che, laddove si opti per il voto segreto, anche la seduta dovrà essere segreta. Il documento presentato dalla maggioranza viene approvato e si va al voto palese. I toni in Consiglio sono accessi con la consigliera di Alleanza civica, Cinzia Rubertelli che replica duramente a Capelli: “E’ successo qualcosa di vergognoso – attacca la civica -. E’ da mesi che chiediamo di discutere un atto legittimo e voi avete fatto di tutto per bloccarlo. Vi siete accorti solo ora che nello statuto c’è una lacuna?”. Critico anche il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Pagliani che attacca la Caselli definendola “inadeguata” a gestire il Consiglio: “La difesa di Capelli – commenta Pagliani – non ha rappresentato i motivi per i quali questo consesso dovrebbe essere rappresentato dalla Caselli. La presidente è tutto tranne che imparziale”.