Parigi – I ricchi sono forse un po’ meno ricchi. In compenso sono diventati più numerosi. Secondo un rapporto effettuato dalla banca svizzera UBS assieme allo studio internazionale di consulenza PwC, alle fine del 2015 i paperoni che avevano superato la soglia simbolica di dollari erano 1.397, cinquanta in più dell’anno prima. Da un anno all’altro però la fortuna dei miliardari ha perso 300 miliardi di dollari (272 miliardi di euro).
Colpevoli , secondo gli autori del documento, il calo del prezzo delle materie prime , l’apprezzamento del dollaro e infine il trasferimento di asset all’interno delle grandi famiglie. Nonostante questa “batosta”, i miliardari difficilmente possono piangere miseria, con un patrimonio medio di 3,7 miliardi di dollari. Per un totale di 5.100 miliardi di dollari, pari a due volte il PIL della Francia! Il rapporto ha preso in esame i miliardari di 14 paesi, tra cui l’Italia oltre a Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Turchia, Russia, Cina, India, Hong Kong, Singapore e Giappone. Cioè dei paesi che da soli rappresentano circa l’80% della ricchezza totale nel mondo.
Il paese che può vantare il maggior numero di miliardari è gli Stati Uniti attestati a quota 538, ma in aumento solo dell’1% rispetto all’anno prima mentre il continente in rapida ascesa è l’Asia dove ormai i miliardari sono 520. Fanalino di coda l’Europa con “solo” 339 super ricchi. Che però stanno aumentando al ritmo del 4%. A conferma del primato a stelle e strisce è la classifica dei più abbienti della terra, con Bill Gates che la guida con i suoi 75 miliardi di dollari in compagnia di altri 7 connazionali con il risultato che sui primi 10 otto sono statunitensi.
Foto: Bill Gates guida la classifica dei paperoni