“Nel campo dei fiori recisi” di Belluomini a Palazzo Medici Riccardi

Firenze – E’ grazie a Francesco Belluomini se uno degli episodi, sino ad oggi ancora inediti,  della deportazione ebraica, è stato restituito alle pagine della  storia grazie al libro “ Nel campo dei fiori recisi”edito da Aracne e  che domani sarà presentato al pubblico in Sala Pistelli a Palazzo Medici Riccardi alle ore 17.00 . Scrittore e  poeta,  Presidente e fondatore, nel 1981,  del Premio letterario Camaiore ,Francesco Belluomini ha pubblicato oltre venticique libri tra poesia e narrativa, i suoi lavori sono presenti in molte antologie curate dai più importanti esponenti  del mondo letterario contemporaneo e  nel suo viaggio letterario ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche in ambito internazionale, alcuni suoi libri sono stati tradotti in varie lingue.  “Questa vicenda contiene elementi inediti e straordinari  dell’inumana durezza delle vicissitudini che affollavano, in quella sanguinaria epoca, il quotidiano di Sonia e Daniela Contini e dei loro familiari, rimasti in secondo piano per volontà della stessa” e ancora sottolinea Belluomini “Il racconto di Sonia Contini resta, a mio avviso,come il più completo resoconto mai redatto sino a questo momento, poiché in certi stringenti momenti, mi è davvero sembrato di averli vissuti personalmente quei lunghi mesi d’internamento inumano” . “Nel campo dei fiori recisi” è la narrazione del memoriale di Sonia Contini Saracco sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, e che, solo dopo la sua scomparsa, nell’ottobre 2014 all’età di ottantatrè anni,  è stato consegnato all’autore per la pubblicazione. Una testimonianza inedita, forte, che apre uno squarcio sui massacri operati sui bambini internati nel Kinderblock di Birkenau dove Sonia tredicenne si trovava insieme alla sorella Daniela, uniche superstiti  della sua famiglia deportata nella primavera del 1944 e appartenente alla comunità ebraica di Livorno. Dopo il saluto di Emiliano Fossi, consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze gli interventi di Michele Brancale, Daniela Cecchini e Paola Lucarini Poggi, Letture a cura di Betty Piancastelli e a seguire il dibattito con il pubblico sulla tragedia dell’Olocausto. L’evento organizzato dall’Associazione Sguardo e Sogno in collaborazione con I Libristi e La Città Metropolitana di Firenze è a ingresso libero.  Un episodio, quello di Sonia Contini, rimasto ai margini della storia della deportazione ebraica per pudico risentimento verso l’inumanità della vita e raccontato oggi per mano di chi non vuole dimenticare. È il ripercorrere gli eventi di quel marzo 1944 in cui la famiglia Contini, al pari di molte altre, fu strappata dalla propria casa livornese per intraprendere il lungo viaggio verso i campi di sterminio, ultima meta per gran parte del nucleo familiare. A salvarsi da quella follia collettiva furono solo le due sorelle che, nonostante la giovane età, sopravvissero con matura tenacia al genocidio dell’Olocausto. Sonia, a distanza di anni, racconta d’un fiato il lungo percorso che l’ha portata dal campo di concentramento fino ai lontani paesi polacchi, rievocando ricordi abbandonati e facendo rivivere persone lontane attraverso la storia della sua adolescenza, spesa dietro il filo spinato del lager di Birkenau.

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