Firenze – La Regione Toscana mette un nuovo mattone nel muro che sta cercando di costruire per arginare il fenomeno dei Neet, acronimo inglese che sta per Not (engaged) in Education, Employment or Training, vale a dire i ragazzi ( in Toscana il focus Censis cooperative li stimò circa 79mila, considerando la fascia d’età 25-34 anni, ma il dato si riferisce al 2016) che non studiano, non lavorano e non hanno progetti per il futuro.
Il nuovo mattone è rappresentato dai nuovi percorsi formativi e professionalizzanti rivolti ai Neet. Dal prossimo 5 settembre 2019 gli enti accreditati potranno presentare domanda per il finanziamento di corsi di formazione individuale/individualizzata (da 1 a max 3 partecipanti per un massimo di 100 ore) rivolti a giovani Neet (dai 18 ai 29 anni) registrati al Programma Garanzia Giovani che al momento dell’avvio del corso siano ancora in possesso dei requisiti di accesso al Programma.
I percorsi formativi specialistici, anche di alta formazione, dovranno essere rispondenti all’effettivo fabbisogno del contesto produttivo locale, e fornire conoscenze e competenze necessarie a facilitare l’inserimento lavorativo sulla base dell’analisi degli obiettivi di crescita professionale e delle potenzialità del giovane. L’opportunità è importante e reale: i dati dicono che oltre il 50% dei tirocini avviati ha un esito occupazionale presso il soggetto ospitante o presso altra azienda che porta alla conclusione di un contratto di lavoro.
“Si tratta di opportunità – ha detto l’assessore Cristina Grieco – di cui andiamo orgogliosi perché nonostante il bilancio regionale della Toscana, come i bilanci di tutte le Regioni, abbia subito riduzioni, la giunta del presidente Rossi di cui faccio parte non è retrocessa neanche di un centimetro sugli investimenti in istruzione e sociale. E il bando è frutto di queste scelte. La sfida è importante l’investimento sulla scuola e sulle future generazioni è il più prezioso degli investimenti. Non è un caso che la Toscana sia la regione italiana dove più alto è stato negli ultimi anni l’abbattimento della dispersione scolastica e una in cui più efficace è stata l’azione di contrasto al fenomeno dei Neet. Sono loro che potranno usufruire dei corsi promossi da questo bando percependo in modo chiaro l’importanza di mettersi in gioco, conquistare la propria autonomia e riflettere sulla necessità di investire sulla propria persona, in termini di capacità ma anche di atteggiamenti”.
Le risorse messe a disposizione dalla Regione constano di 2 milioni di euro, in esecuzione del Piano di attuazione della Garanzia per i giovani (II fase).
Per ogni giovane è previsto un tetto massimo di 4.000 euro e la rendicontazione delle spese sarà in due fasi: un primo 70% del costo del progetto a titolo di rimborso, ed un 30% a saldo, a conclusione del percorso formativo, a seguito della collocazione lavorativa del giovane tramite attivazione di un rapporto di lavoro a tempo determinato di almeno 3 mesi, indeterminato, in somministrazione o in apprendistato.
I progetti possono essere presentati a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul BURT (prevista per il 4 settembre 2019), attraverso la modalità “a sportello” sino ad esaurimento della risorsa messa a bando .
La proposta progettuale (e tutta la documentazione necessaria), deve essere trasmessa tramite l’applicativo “Formulario di presentazione progetti GG on-line” attraverso la procedura “Interfaccia Pubblica GG” (previa registrazione al Sistema Informativo G.G. all’indirizzo https://web.
Le richieste di contributo saranno valutate ai soli fini dell’ammissibilità a finanziamento, secondo l’ordine di presentazione (attestata dal numero di protocollo di presentazione) e saranno finanziati di norma entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di presentazione, sino ad esaurimento del finanziamento messo a disposizione.
L’avviso completo (e modulistica da allegare al formulario on-line) è reperibile sul sito internet della Regione toscana www.regione.toscana.