Firenze – E così è deciso. Il lockdown natalizio per gli italiani sarà il più duro d’Europa. Già, perché fra le grandi nazioni del vecchio continente solo l’Italia, con il decreto legge varato venerdì sera, non permetterà spostamenti nei giorni festivi e prefestivi, salvo alcune limitate eccezioni. Non solo negozi, ristoranti e bar rimarranno chiusi, non solo continuerà il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5 ma è stato anche deciso che in quei giorni sarà lockdown totale: zona rossa il 24, 25, 26 27 e 31 dicembre, l’1, 2, 3, 5 e 6 gennaio, mentre 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio non si potrà oltrepassare il confine comunale, salvo per chi abita in comuni sotto i cinquemila abitanti e nel raggio di 30 chilometri.
Per la Toscana, che sarà da domenica in zona gialla dopo quasi un mese e mezzo di restrizioni, significherà dunque dover richiudere subito tutto. Da domenica 20 dicembre ci si potrà spostare in tutta la regione e i ristoranti e bar riapriranno (fino alle 18) ma solo fino al 23 dicembre visto che dal giorno dopo scatteranno i provvedimenti del nuovo decreto legge.
Di “scelta dolorosa” ha parlato il premier Giuseppe Conte illustrando le nuove misure decise dal governo. Fra il 24 dicembre e il 6 gennaio, bollino rosso per dieci giorni e arancione per quattro. Unica apertura a un minimo di socialità, la possibilità per due persone di raggiungere l’abitazione di amici o parenti, purchè nella stessa regione. Le due persone potranno portare con sé minori fino a 14 anni, disabili e persone non autosufficienti conviventi.
“È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo – ha spiegato Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi – Nei giorni rossi saranno chiusi i centri estetici, bar e ristoranti e resteranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri.. Nei giorni natalizi da zona rossa sarà consentito fare “attività motoria nei pressi della propria abitazione e sportiva all’aperto in forma individuale”.
“L’intero territorio nazionale – ha proseguito Conte – sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21”.
Il decreto legge appena firmato dispone inoltre un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar mentre con un nuovo decreto ristori di gennaio verranno compensate le perdite degli altri operatori danneggiati dalle misure restrittive.