Firenze – Un nuovo modello di relazioni e di sviluppo al centro del dibattito che si terrà domani, sabato 11 aprile, alle 16.00 alla SMS di Rifredi a Firenze. Sul tavolo, come spiega Alessandro Lo Presti, fondatore e ispiratore dell’associazione “Da ora in poi.Per la felicità pubblica”, le nuove relazioni di vicinato e le migliori esperienze, già attuate o in corso di attuazione in altre città o nella stessa Firenze, di abitare solidale e collettivo.
Fra i promotori dell’iniziativa di domani, lo stesso Alessandro Lo Presti, Giovanna Malgeri Società di Mutuo Soccorso di Rifredi, Alberto Di Cintio Ecodem; Pietro Novelli Fondazione Italiana di Bioarchitettura; Simona Ferrari Legambiente; Daniela Mattolini Associazione “Un’altra idea di mondo”, Massimo Seravalli, “Condominio Solidale di Via dei Marignolli”.
“Le capacità delle cittadine e dei cittadini di superare le difficoltà sono incredibili. Osservata da questo punto di vista la crisi economica, che poi è diventata anche drammaticamente sociale, mostra tutta un’altra faccia – si legge nella nota diffusa dagli organizzatori – questi anni ci raccontano che è necessario riscrivere il modello di sviluppo che, a nostro avviso, si dovrà fondare su un nuovo modello di relazioni dove la parola chiave è collaborazione”.
La spinta di fondo è comunque la seguente: “Una nuova qualità delle relazioni realmente collaborativa è alla base di una società più giusta, più equa, più sostenibile, più umana. Insomma, una società dove si vive meglio e certamente si è più felici. Nella società c’è un fermento verso tutto ciò che porta a coalizzarsi per superare insieme le condizioni di disagio. Si disseminano anche sul nostro territorio esperienze importantissime di abitare solidale, di economia condivisa, di coworking, di presa in carico dei cittadini di beni comuni, di mobilità collaborativa, di amministrazione partecipata. E’ da questa consapevolezza che alcune realtà associative fiorentine hanno deciso di avviare il progetto #VIVERECOLLABORATIVO che avrà il suo primo focus sul tema dell’abitare solidale e sulle nuove relazioni di vicinato”.
Se questo è il primo passo, l’attività non si fermerà ma prenderà piede nel corso del 2015, con incontri e confronti che renderanno in esame le varie forme di collaborazione che hanno preso forma in tempo di crisi.
Intanto, domani, all’appuntamento “L’Abitare collaborativo. Seminario de scambio di esperienze per un nuovo modo di vivere le città e le relazioni di vicinato” saranno presenti le migliori esperienze di condominio solidale, fino alla partecipazione di Franco Bastiani, il fondatore dei Social Street, fenomeno nato a Bologna e ora diffusosi anche oltre i confini nazionali. “Quello che faremo – spiegano gli organizzatori – saranno seminari, approfondimenti tematici, laboratori con scambi di esperienze, momenti informativi/formativi per la cittadinanza attiva, il tutto con la caratteristica di essere ad alto contenuto di innovazione sociale. Con una particolarità: anche noi, per essere credibili, ci misureremo concretamente nella collaborazione. La prima prova che ci attende sarà il 31 maggio quando, in occasione della Giornata Europea del Vicino, sosterremo l’evoluzione del progetto Condominio Solidale di Via dei Marignolli (nel quartiere 5) che chiuderà la via per costruire la prima “Strada Solidale” di Firenze. Per una volta saranno direttamente i cittadini a promuovere un’azione di strada con un dichiarato obiettivo solidaristico. Autonomamente i residenti dei vari condomini scenderanno nella loro strada e se ne “approprieranno”. Ma è soprattutto nelle modalità di partecipazione della SMS di Rifredi che noi intendiamo sperimentare la nostra collaborazione con il coinvolgimento delle associazioni che lì operano e dei cittadini”.
Ed ecco il progetto: “La nostra idea è che la SMS di Rifredi diventi essa stessa una sorta di Casa del vivere collaborativo attraverso azioni a favore della SMS e, al tempo stesso, la più ampia apertura della casa del popolo al territorio. In questo senso dovrà, ad esempio, intendersi l’iniziativa “Coloriamo la Collaborazione”, quando cioè associazioni e cittadini,sulla base di un progetto partecipato, coloreranno direttamente la SMS di Rifredi, nuova casa del vivere collaborativo”.
Conclude la nota: “Tutto questo è fatto da associazioni. Tutto questo è però politico e lavoreremo affinché politica e istituzioni valorizzino questo grande processo che cresce nella società non in virtù di un’astratta ideologia ma in forza di esperienze concrete di felicità pubblica che si fanno, esse stesse, generatrici di una nuovo modello di sviluppo e di relazioni”.