Firenze – Che i rapporti non fossero molto sereni, lo aveva testimoniato non più tardi di ieri, la fatica con cui il sindaco di Firenze Dario Nardella aveva ingollato il no della Soprintendenza alla proroga (altri 45 giorni) richiesta per mantenere in vita la Ruota panoramica, o il montare della polemica con i tutori della città d’arte circa la campagna con sponsor di F-Light. Ma oggi, la situazione è precipitata col siluro lanciato dal sindaco contro l’ufficio retto dal soprintendente, riesumando, fra i vari no, anche lo stop che riguarda le pensiline della tramvia. “Chi deve governare la città, i sindaci eletti o altre persone che non rispondono ai cittadini ma a sé stessi?” si chiede (e chiede) Nardella. Un punto su cui il sindaco non ci va leggero, avvisando che si rivolgerà al governo, o meglio, ai ministeri. Una mossa che rende la guerra fiorentina soprattutto istituzionale. “Non è la prima volta che arrivano dei no difficili da capire, come ad esempio quello sulle pensiline del tram che per me è assolutamente inspiegabile – dice il sindaco – ho deciso, quindi, di parlarne sia al ministro della Cultura che al ministro delle Infrastrutture”. Il motivo che il sindaco rivela nell’intervento rilasciato a margine di un’iniziativa all’Istituto degli Innocenti è il seguente: “Se un soprintendente ti blocca un’opera pubblica o arriva a condizionarla al punto da impedirti di mettere le pensiline alla tramvia, che sarebbe una cosa ovvia, allora si possono creare dei problemi seri anche in vista dell’attuazione dei progetti finanziati dal Pnrr”. Insomma, se non si riucirà a trasformare in opere concrete i progetti finanziati dal Pnrr, la colpa potrebbe anche essere di Pessina, o meglio della sua intransigenza, secondo quanto si coglie dall’intervento del sindaco.
Pensiline o no, sembra tuttavia la Ruota, o meglio la negata proroga, il vero punctum dolens di Nardella. “Qui dobbiamo deciderci – aggiunge il primo cittadino – tenere le città bloccate in naftalina, sotto le teche, dove non si può fare niente né cambiare nulla come mettere una ruota panoramica o fare una pensilina, oppure vogliamo che si trasformino?”. Tornando alla ruota, torna a ribadire: “Francamente sono rimasto molto sorpreso. Stavamo parlando tutto sommato di una permanenza temporanea di un progetto che è piaciuto molto a tutta la città e che ci ha permesso anche di combattere il degrado in quella zona”.