Firenze – Presentazione ufficiale per la nuova giunta di Dario Nardella, giunta lampo, con scivolone d’avvio sulle quota rosa, incidente che tuttavia non pesa sulla nuova squadra. Squadra d’attacco, quella del sindaco, che marca subito l’indirizzo partendo dallo spazio Ex3, luogo della memoria delle deportazioni, grande eredità che volontariamente Firenze e la Toscana hanno raccolto e che, assicura il sindaco proprio dal cuore del memoriale della grande strage degli ebrei da parte del nazifascismo, è già e verrà ulteriormente valorizzata.
Nuova squadra, equilibri “ruotati”, di sicuro una gran voglia di ributtarsi nel lavoro. Tanto più che il Nardella secondo mandato è ancora più motivato, legittimato da quel voto straordinario, 57% di preferenze alla sua candidatura di sindaco, che non solo segna una controtendenza nel Paese, ma lo lancia anche fra le figure più influenti del Pd di Zingaretti, dopo il bottino. Ma di questo Nardella non parla, piuttosto ha premura di aprire il discorso sui punti salienti del suo nuovo mandato.
“Conclusi ieri gli atti formali – dice il primo cittadino – abbiamo fatto subito il punto sugli obiettivi, facendo un primo esame degli impegni che ci attendono. Intanto, il voto dei fiorentini è stato chiaro e rappresenta un via inequivocabile al lavoro che dobbiamo riorganizzare per adempiere al programma elettorale”.
Punti e priorità ricordati da Nardella, che parte con le infrastrutture. Sul tema, dice Nardella, “torneremo a incalzare il governo sulla questione della TAV. I cantieri bloccati in Italia sono molti e Firenze è tra questi. Salvini ha detto che al centro dell’attenzione del governo ci sono i grandi cantieri. Dunque, chiederemo con grande determinazione la ripresa del cantiere della stazione Foster. Nessun tentennamento dal governo: Salvini ne ha in mano le sorti? Bene, allora coerenza anche per Firenze”.
Infrastrutture, dunque aeroporto. “Siamo fiduciosi – dice il sindaco – Firenze si costituirà parte nel processo amministrativo che è giunto al ricorso presso il Consiglio di Stato. Siamo convinti che la nuova pista si debba fare, convinti delle nostre ragioni. Abbiamo avuto un mandato chiaro, dunque andremo avanti con tutte le forze”.
Ancora, Fiorentina, dunque stadio. “Siamo pronti a incontrare la nuova proprietà, per un confronto sia circa lo stadio che sulla riqualificazione urbanistica di Castello”. Senza dimenticare che è ancora valido il piano
Un’altra questione fondamentale per i prossimi 5 anni, la Tramvia. “Nei prossimi giorni – spiega il sindaco – avremo un primo incontro con i tecnici. Sul nostro tavolo c’è tutto il piano di completamento del sistema tramviario, a partire dalle Piagge, Bagno a Ripoli, il tratto dalla Fortezza a piazza San Marco, per l’accesso da nord al centro storico, con l’eliminazione di centinaia di bus attraverso il centro”. Oltre al tratto Peretola-Castello, il sindaco mette l’accento anche sul metodo, che varrà anche per l’impostazione della progettazione del tratto Campo di Marte, Rovezzano e per il secondo lotto, Campi Bisenzio. La squadra? Sarà un interrelarsi fra gli assessori Giorgetti-Del Re- Bettini, ovviamente per le proprie competenze, mentre il sindaco presiederà tutti gli icnontri con i tecnici, due incontri al mese per mantenere il polso esatto della situazione. Inoltre, è l’impegno che prende, “faremo tesoro di questi anni trascorsi per migliorre l’impatto dei cantieri dal punto di vista dei disagi ai cittadini, residenti, commercianti che coinvolgeremo sia nella fase della progettzione che della esecuzione”.
Ambiente, fari puntati sulla raccolta differenziata, l’utilizzo di impianti ad aria, e il confronto con il presidente Enrico Rossi sul piano regionale dei rifiuti. Un settore che sarà seguito dall’assessore Cecilia Del Re, e che vedrà l’attenzione anche del consigliere Mancuso sul progetto “invasione verde”. Un settote, quello della sostenbilità ambientale, che si compone di varie specifiche, dalla pulizia della città, al verde pubblico, all’inquinamento domestico. Che saranno tutte affrontate con l’impegno di rendere Firenze città green e sostenibile.
Welfare, il grande tema è quello dei servizi alla persona, declinando in equilibrio la sfida demografica (già cominciata) del polo vecchi-giovani. Una particolare attenzione dunque non solo agli anziani, ma anche alle giovani generazioni, in modo da rendere Firenze “modello per qualità di vita”, spiega il sindaco. Non solo: l0ambiozione e l’obiettivo è rendere Firenze anche rispetto ai giovani non residenti (che tuttavia sono già molti, si pensi all’università, alle scuole internazionali) una sorta di “calamita di cervelli”, capace di trattenere i suoi, di giovani, e di attrarne da tutta Europa.
Cultura , l’obiettivo è “puntare sulle politiche culturali per riprendere a pieno titolo quel titolo di “facitore di cultura” che Firenze già in parte merita”. E’ il grande obiettivo affidato alla nuova squadra, assessore Tommso Sacchi. Capitale della cultura per decenni, “lo siamo e vogliamo esserlo sempre di più”, dice ancora il sindaco, ricordando che domenica scorsa, con il motomondiale e le varie iniziative, si sono contate 150mila persone. .
Altro punto cardine, i Quartieri. “E’ la prima volta che i presidenti dei quartieri sono eletti direttamente dai cittadini – ricorda Nardella – e sarà importante coordinarsi sempre più, anche in vista delle iniziative in ponte, come gli sportelli ai cittadini sul territorio, o lo sviluppo di reti comunicative a livello di quartiere”.
Last but not least, emergenza abitativa e casa. Le deleghe passano a un nuovo assessore, Andrea Vannucci, ma, assicura il sindaco, “rimangono in piedi gli stessi obiettivi”. Vale a dire va avanti con il Piano Casa da 56 milioni intrapreso nella scorsa legislatura, ma non solo. “Prenderemo risorse ove possibile”, dice con forza Nardella. E dunque si farà uso “di tutti i fondi possibili, europei, nazionali e regionali”. Risulta ancora bloccato dal Cipe il fondo di 250milioni per le case, ma dalla Regione sembrerebbe provenire una buona notizia, circa 10milioni sulle abitazioni. Intanto, sta per vedere la fine il polo di via Torre degli Agli a Novoli.
Ed ecco di nuovo la squadra definitiva anche sulle deleghe:
DARIO NARDELLA – Sindaco con deleghe a: attuazione del programma, pianificazione strategica, statistica, smart city.
CRISTINA GIACHI – Vicesindaco con deleghe a: protezione civile, anagrafe, avvocatura, toponomastica.
STEFANO GIORGETTI – Grandi infrastrutture, mobilità e trasporto pubblico locale, Polizia Municipale.
CECILIA DEL RE – Urbanistica, ambiente, agricoltura urbana, turismo, fiere e congressi, innovazione tecnologica, sistemi informativi.
COSIMO GUCCIONE – Sport, politiche giovanili, città della notte.
FEDERICO GIANASSI – Bilancio, partecipate, commercio, attività produttive, rapporti con il Consiglio comunale.
ANDREA VANNUCCI – Welfare e Sanità, accoglienza e integrazione, associazionismo e volontariato, casa, lavoro, sicurezza urbana, lotta alla solitudine, tradizioni popolari.
TOMMASO SACCHI – Cultura, moda e design.
SARA FUNARO – Educazione, Università e Ricerca, formazione professionale, diritti e pari opportunità.
ALESSANDRO MARTINI – Organizzazione e personale, patrimonio non abitativo, efficienza amministrativa, quartieri, rapporti con la Città Metropolitana, progetto Grande Firenze, rapporti con le confessioni religiose, cultura della memoria e della legalità.
ALESSIA BETTINI – Lavori pubblici, manutenzione e decoro urbano, beni comuni, partecipazione, cittadinanza attiva.