Firenze – Mattarella amico di Firenze. E’ stato il presidente della Repubblica, a firmare e dare forza con la sua presenza ai momenti più importanti che la città ha vissuto, sotto i dieci anni della sindacatura di Dario Nardella. Una presenza importante, che il sindaco, nel suo ultimo incontro natalizio di fine mandato, non ha mancato di sottolineare, oggi, nel corso della tradizionale conferenza stampa natalizia in Palazzo Vecchio. Un Mattarella sulla tramvia per andare a Scandicci alla Scuola di Magistratura, un Mattarella in una trattoria fiorentina di fronte alla ribollita, ma soprattutto un Presidente della Repubblica che si conta in almeno una decina di presenze, “uno dei segni più belli della vicinanza della più alta carica delle nostre istituzioni alla città”. Ecco le foto più belle del Presidente, insieme a quelle dell’inaugurazione della tramvia a Careggi, ma anche a quelle sul lungarno Torrigiani ricostruito dopo lo spaventoso scivolone verso il fiume della primavera del 2016, o all’inaugurazione del Maggio.
Le immagini del presidente Mattarella a Firenze sono il contrappunto di questi dieci anni, associate ai momenti drammatici, “la foto del Lungarno della Zecca crollato nel 2016, a due passi da Ponte Vecchio, fece il giro del mondo. E scattò la sfida: rirpistinarlo completamente per il 60esimo anniversario dell’alluvione di Firenze. “era marzo- ricorda il sindaco – volevamo rimmetterlo completamente per il 4 novembre 1966, tutti ci dicevano che eravamo pazzi”. Grande vicinazna di Mattarella, anche in questo caso, che disse: “Il 4 novembre sarò con voi nel sessantesimo dell’alluvione, nel Salone dei ‘500”. Così fu. Altri ricordi, altri momenti drammatici: dalla spaventosa tempesta che azzerò la parte nord est della città, abbattendo giardini pubblici e privati e alberature, un fortunale che si mangiò la vita di un giovane empolese che pescava nell’Arno; “Ci vennero ad aiutare a spalare rami, fango e tutto quello che il fortunale si era lasciato dietro, i ragazzi migranti dei centri di accoglienza”. E ancora una volta il presidente Mattarella.
Inevitabilmente, quello di quest’anno, l’ultimo da sindaco per Nardella, si trasforma in un Natale di bilancio, nonostante i 5 mesi che mancano alla fine della candidatura. “Credo che Firenze abbia conseguito obiettivi impensabili: la prima città smart in Italia, prima sulla mobilità elettrica, prima per spesa culturale pro capite per cittadino, prima per l’ambiente e la riduzione delle fonti inquinanti.”. Obiettivi più concreti, quelli della tramvia, “1alla conclusione, con tre linee quasi ultimate.”. Le piazze cittadine, 56 piazze riqualificate, con una media di 5 all’anno. L’ultimo atto su Sant’Orsola approvato in consiglio comunale, passato 0da buco nero del centro storico, a realtà cittadina; la firma col gruppo francese che prenderà in carico i lavori, avverrà il 28 mattina, subito dopo Natale. Poi, Tribunale di Firenze, la vecchia Corte d’appello, la Caserma Cavalli, Santa Maria Novella.
Un mandato in salita, il primo, per dover mettere in cantiere i lavori, un secondo in discesa, per portarli a compimento. Ma a pochi mesi dalla seconda elezione, scoppia il covid, due anni di fermo, lavori, città economia. Guerra in Ucraina, con la straordinaria piazza dei 15mila, 15 mila persone in Santa Croce per solidarietà all’Ucraina invasa, piazza capofila e fondatrice delle 100 piazze d’Europa in cui si riversarono i cittadini. La reazione di Firenze parlò al mondo.
Il prolungarsi della crisi ucraina aprì a conseguenze molto più pesanti di quanto immaginato, conducendo alla crisi energetica, al rialzo delle materie prime, al blocco dei cantieri. A slittare sembrò fosse l’inaugurazione del Teatro del Maggio, ricorda il sindaco, e poi il terremoto del Mugello, l’alluvione della Romagna fiorentina, la guerra in Palestina, al nuova alluvione alle porte della città.
“Non ci siamo mai lamentati, seduti, rimboccati le maniche, la cosa più bella di cui possiamo andare più orgogliosi è la capacità di Firenze di rispondere, in termini non solo economici, ma anche di solidarietà.
Ma qualcosa è rimasto indietro. In particolare, dice Nardella, “fra le cose che non siamo riusciti a portare in fondo, il progetto della Grande Firenze, che non si può mettere da parte. Oggi non c’è alternativa a una visione strategica della città. Bisognerà fare passi in avanti”.
Come sindaco della città metropolitana, fra le cose realizzate, razionalizzazione del personale, da quasi mille 0dipendenti a 600, modifica delle competenze, ripensamento dell’ente. Dopo le difficoltà, “abbiamo chiuso un bilancio straordinario preventivo 2024, mai chiuso prima, neanche dalle province, 100 milioni di euro sulle scuole, con un piano di investimento di 300 milioni di euro, e tuttavia sul tema Grande Firenze non siamo stati così incisivi come avremmo dovuto. Altri aspetti, piccoli o grandi, potevamo affrontarli meglio”.
Fra questi, emerge la questione sicurezza. Ancora inattivo il governo circa la richiesta di rinforzi in organico alle forze dell’ordine (ma ci sono ancora 5 mesi…) il tema della sicurezza è uno di quei temi che Nardella rivendica come una costante, nonostante le accuse. “Continuo a pensarlo a maggior ragione,, dal momento che il problema dell’aumento dell’immigrazione irregolare è una delle cause che ha aumentato anche le questioni di insicurezza nella grandi aree metropolitane della città.
“Ci aspettano mesi importanti, il 2024 per molte questioni sarà l’anno di svolta. Perché a temi rimasti fermi per anni, stiamo dando una soluzione”0. Per esempio, l’avvio dei lavori di riqualificazione dello stadio Franchi. “In questi giorni si è conclusa la procedura della gara, in queste ore la commissione sta lavorando sulla questione delle verifiche amministrative, i lavori verranno aggiudicati entro la fine dell’anno”.
A testa bassa, lavorare, con la consapevolezza che Firenze, mentre altre città devono decidere o come Milano sono al rendering, si stanno cominciando i lavori. “L’Italia è la maglia nera delle infrastrutture sportive del mondo del calcio – 0continua Nardella – il paragone con la Turchia è umiliante .Un grande risultato quello fiorentino, anche per l’Italia. E’ una partita italiana, dal momento che il Paese entro il 2026 deve 0avere la lista definitiva per ospitare i mondiali europei. E al momento, nella lista ci sono solo 3 città”.
Il 2024 sarà l’anno delle tramvie. “Gli atti della prima discussione in consiglio sullo stadio Franchi risalgono a La Pira e Fabiani”, ricorda il sindaco.” Finiremo la linea Libertà San Marco e cominceremo i lavori a Bagno a Ripoli (parcheggio scambiatore e nuovo ponte), il prossimo anno, cominceremo la linea di Rovezzano.
2024, anno dell’Aeroporto. “Entro la metà dell’anno prossimo, avremo la Via e la Vas, e entro l’estate potranno cominciare i lavori sul terminal e sulla pista. Veniamo dalla sconfitta in CdS dello scorso mandato, però sull’aeroporto abbiamo fatto grandi passi in avanti e saranno decisivi”5.
2024, l’anno dell’Alta Velocità. Nonostante l’incidente di Ponte 9al Pino a causa della trivellazione, “ho già detto che vigileremo sull’azienda per l’esecuzione die lavori, di fatto la talpa sta scavando e farà una tratta importante, il 2024 sarà l’anno di inizio, la talpa passerà sotto Firenze “. Ripete il sindaco: L’alta Velocità aiuterà il trasporto regionale, liberando i binari di superficie”.
2024, segnerà anche il bilancio definitivo del Teatro del Maggio. “Firenze è la città che, rispetto ad ogni altra città italiana, contribuisce al proprio Teatro dell’Opera. Una cifra importante, nei 4 milioni e mezzo del comune ci sono anche i due milioni e mezzo della città metropolitana. Grande sofferenza per le difficili vicende del Maggio, ma sono felice perché neanche un lavoratore ha dovuto pagare le conseguenze del dissesto economico. Lavoro egregio quello di Cutaia – continua il sindaco – Abbiamo messo in piedi il più grande piano di salvataggio mai visto prima d’ora, con la collaborazione che abbiamo avuto sul teatro dal ministro Sangiuliano. Grazie all’impegno del ministero, regione, fondazione bancaria, banca e comune, abbiamo messo in piedi uno dei più grandi piani di salvataggio, grazie al quale il teatro si avvia a un irreversibile miglioramento. Ricostituiremo il consiglio di indirizzo e ci approcceremo a individuare il nuovo sovrintendente, scelta che sarà presa in comune accordo con gli altri soci e col ministro, perché questo te1atro ha bisogno di sintonia istituzionale”.
Ancora, Tour de France, la gioia di aver portato il più grande evento ciclistico a Firenze, dopo il successo dei mondiali di ciclismo, il tour de France è il più grande evento sportivo del Paese del 2024.
Ma qualcosa ancora rimane, un nodo irrisolto e pesante, ed è sintetizzato dalla frase Firenze città per ricchi. E’ lo stesso sindaco ad evocarlo, ricordando intanto il fatto, “inaccettabile”, che a Firenze lo stipendio medio viene ingurgitato al 70% dal canone medio, rendendo così impossibile rimanere in città; ma anche sottolineando la decisione di stoppare la proliferazione degli affitti turistici nel centro storico. Ricorsi permettendo. “Andremo fino in fondo – dice il sindaco – non ci fermeremo, affronteremo i ricorsi”, sui quali ci sono fondati motivi di resistenza.