Cinta d'un reggicalze e d'un solo sottascella, ho tenuto a bada l'intera congrega degli isolani di Trobriand, una razza che non ha parole per chiedere o rispondere "perché". Brandendo un'ascia di pietra, ho fiaccato le braccia, le membra, le palle dei loro più splendidi guerrieri, accecandoli con la mia bellezza, svirilizzandoli come King Kong, ridotto a un mero, scimmiesco uggiolio dalla vaga Fay Wray, alla quale somiglio, di tre quarti dal lato sinistro, se durante la ripresa in primo piano la luce principale non è a un'altezza superiore al metro e mezzo.
(Traduzione: Vincenzo Mantovani)