Firenze – Ancora due giovani musicisti nella Stagione del nuovo Teatro dell’Opera di Firenze venerdì 3 ottobre alle ore 20.30. Si tratta di Pietari Inkinen e Saleem Ashkar, il primo finlandese, classe 1980, dal 2015 direttore Principale al Ludwigsburger Schlossfestspiele, mentre Saleem Ashkar, nato a Nazareth nel 1976, inizia lo studio del pianoforte a sette anni e nel 2006 si esibisce con i Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti al Festival di Salisburgo e in un recital al Mozarteum.
Il programma della serata prevede una prima parte dedicata al Concerto n. 1 in sol minore per pianoforte e orchestra di Felix Mendelssohn che egli compose ad appena ventidue anni con dedica alla sua allieva Delphine von Schauroth,. Siamo nel 1830 e il giovanissimo compositore si trova in viaggio tra Venezia e Napoli. Terminato in pochi giorni a Monaco di Baviera (“steso velocemente” indica lo stesso autore), il Concerto, in tre movimenti, è strutturato senza soluzione di continuità tra le parti, unite da una fanfara orchestrale che funziona da cerniera di collegamento, con una parte del materiale tematico del primo tempo che compare sotto forma di citazione nel Finale.
La forma è piuttosto libera e lo stesso primo movimento è una sorta di parafrasi in forma-sonata mentre l’ultimo, che riprende elementi strutturali della forma del rondò-sonata, ha un carattere improvvisativo e una tecnica evoluta della parte pianistica. La seconda parte del concerto comprende l’esecuzione della Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner ed è un omaggio a Richard Wagner, morto nel corso della sua stesura dell’opera. Nella partitura figurano le “tube wagneriane”, strumento raro, che rendono l’Adagio, cuore della composizione, un lamento funebre per il compositore tedesco. Con questa Sinfonia la fama di Bruckner si consolidò definitivamente e il brano, insieme alla Quarta Sinfonia, è il più noto ed eseguito del compositore austriaco.