E’ morto a 62 anni Claudio Ghiretti, figura di primo piano nella cooperazione e nella politica reggiana. A darne notizia tra i primi il consigliere comunale di Mdp Lanfranco De Franco, che così lo ha ricordato su facebook: “Il consiglio comunale inizia con il ricordo dell’amico Claudio Ghiretti, scomparso oggi dopo una lunga malattia. Dirigente d’azienda stimato, amministratore pubblico d’esperienza (sindaco più giovane d’Italia a Fontevivo con il Pci), amante di Reggio e del suo centro storico. Una mente sempre attiva e vivace, con cui è stato bello confrontarsi e anche avere visioni differenti. Un grande abbraccio ai famigliari”.
Non è un caso che sia stato De Franco uno dei primi a ricordarne la figura: entrambi hanno militato nel Pd del centro storico e Ghiretti era un vero e proprio innamorato dell’esagono. Memorabili le sue battaglie degli ultimi anni contro il degrado di via Secchi e della zona del Tetro Valli, dove aveva messo in risalto la sua determinazione di uomo concreto, tenace nel confronto dialettico, ostinato e dialogante allo stesso tempo. Ghiretti, nonostante la malattia che lo aveva colpito negli ultimi anni, non aveva abbandonato la sua passione per la città e la politica: lo ricordiamo in Sala Tricolore alcuni mesi fa, a margine di un consiglio comunale, provato ma attento come sempre alle vicende pubbliche. Era stato in prima linea, ancora negli ultimi anni, nel sostegno al progetto di Pd portato avanti da Matteo Renzi. E si era speso anche a sostegno di Luca Vecchi, nel momento di più intensa polemica sulle vicende del processo Aemilia. Proprio il sindaco ne ha tracciato un profilo toccante ieri in consiglio comunale. “Avevo incontrato Claudio Ghiretti a casa sua solo poche settimane or sono. Seppur sofferente, mi aveva parlato dei suoi progetti per il centro storico, avevamo ragionato della città, mi aveva sottoposto alcune proposte. Claudio oggi ci ha lasciato. Ci lascia una persona speciale, un buon amministratore, un vero cooperatore, un cittadino impegnato, ma sopratutto un amico”.
“Apparteneva ad una generazione – afferma Vecchi – da cui abbiamo molto da imparare, che ha vissuto diffusamente l’impegno politico con passione civile e impegno sociale, con disinteresse personale e sopratutto con una solida integrità etica e morale. In questi anni ci ha mostrato la tenacia e la determinazione con cui ha affrontato la malattia, diventando per tutti coloro i quali lo hanno conosciuto e incontrato un esempio di determinazione e intransigenza”. “Tutti quelli che hanno avuto modo di incontrarlo e di confrontarsi con lui lo ricorderanno come una persona vitale ed energica, con la quale era impossibile non soffermarsi a ragionare di Reggio Emilia di cui era, traspariva da ogni sua parola, profondamente innamorato. In questo momento di sofferenza esprimo a nome mio personale e dell’Amministrazione comunale i sentimenti di partecipazione al lutto e di vicinanza alla moglie, Annamaria Ghidoni, ai familiari, agli amici e a alle persone care”.