Firenze – Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi si è incatenato di fronte al comando della polizia municipale fiorentina in piazza della Porta a Prato. “Il 19 gennaio ho chiesto i motivi per cui cinque multe fatte a due vetture intestate a un parente di un membro della Giunta Nardella, fossero state archiviate quindi non pagate – ha spiegato Draghi – l’archiviazione implica che o il comando ha compreso di aver commesso un errore oppure che è stato fatto ricorso al Tar. Non avendo ricevuto risposta dopo quattro mesi, ho dovuto incatenarmi al portone dei vigili urbani per avere delle prime parziali risposte”.
Una nota scritta riguardante la vicenda arriva nel giro di poche ore, da Palazzo Vecchio. ” La Polizia Municipale ha operato correttamente nei confronti delle richieste del consigliere Draghi, nel rispetto di tutte le disposizioni normative – si legge nella nota – Dalle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Draghi alla stampa emerge che avrebbe parlato di un politico e di suoi familiari. Non si può essere a conoscenza di chi sia il politico a cui si riferisce il consigliere Draghi nelle sue dichiarazioni, così come lo stesso consigliere non dovrebbe conoscere né veicolare informazioni legate a privati cittadini e protette dalla normativa nazionale sulla privacy. Questi dati non possono essere peraltro oggetto di richiesta di accesso agli atti per finalità istituzionali”.
Intanto il consigliere Draghi spiega: “Non c’è molta chiarezza dal Comune, dal momento che per almeno due delle cinque multe non si tratta di violazioni dipendenti dalla situazione ambientale, ovvero dalle restrizioni dovute al covid. Devo aggiungere che i fiorentini, i pendolari e tutti i viaggiatori che devono attraversare la nostra città sono letteralmente martoriati dalle multe. Firenze ha il triste primato di avere la spesa media pro capite più alta d’Italia per i verbali stradali. Pensate, per il 2023 la Giunta Nardella ha messo a bilancio 110 milioni di multe. Alla luce di questo, è doveroso che l’amministrazione comunale dia tutte le delucidazioni possibili sulle cinque multe non pagate. I fiorentini devono sapere se c’è qualcuno che fa il furbetto, se qualche dipendente ha voluto fare un piacere al parente del politico oppure se è tutto regolare”.
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