Siena – I titoli MPS sono tornati ad essere nel mirino delle vendite. Le azioni della banca senese hanno così accusato oggi alla borsa di Milano una perdita del 10,9% sotto i 52 centesimi, conquistando così nuovamente la maglia nera del comparto bancario che, dopo una breve accalmia, torna a subire il pessimismo degli investitori preoccupati della montagna di crediti in sofferenza in seno agli istituti non solo italiani ma europei.
MPS dunque è stata la peggiore ma anche BPM e Unicredit hanno fatto un bello scivolone, rispettivamente del 7,4 e del 6,6%. A causa del tracollo delle banche anche Piazza Affari chiude in ribasso (-1,53%). A pesare sul mercato italiano hanno anche contribuiti il clima di incertezza sul fronte economico, anche alla luce del taglio delle stime dell’Ocse sulla crescita mondiale e anche italiana . Secondo le nuove previsioni dell’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in Italia l’economia viaggerà nel 2016 all’1%, lo 0,4% in meno rispetto all’outlook di novembre. Anche la crescita mondiale viene ridimensionata per il 2016 dello 0,3% al 3% e quella dell’eurozona dello 0,4% a 1,4%.
Sembra intanto tramontata l’attesa fusione entro la fine della settimana tra BPM e Banco Popolare dopo che l’AD della Banca Popolare di Milano Giuseppe Castagna ha confermato le intenzioni di arrivare all’aggregazione precisando però che non sono convocati i consigli dei due istituti.