Siena – Mps ha chiuso il primo semestre 2017 con un buco da 3,24 miliardi di euro, su cui hanno pesato 4 miliardi di perdite per la cessione delle sofferenze e la svalutazione da 30 milioni della partecipazione in Atlante. Il primo semestre 2016 registrò un utile di 302 milioni. I risultati al 0 giugno sono stati approvati dal Consiglio di amministrazione della banca
Ha giovato ai conti senesi un beneficio fiscale di 510 milioni di euro per la modifiche alla misura che premia gli imprenditori che investono nel capitale delle proprie imprese. Se nel complesso la raccolta è salita solo dello 0,2%, i depositi vincolati e i conti correnti da clientela sono invece cresciuti di 3,8 miliardi da marzo e di 9,4 miliardi da inizio anno.
Dopo il burden sharing e l’iniezione dei 3,85 miliardi dello Stato per la ricapitalizzazione precauzionale, il patrimonio netto di Mps è di 11,3 miliardi di euro e il Cte1 è al 15,4% (1,5% escludendo gli impatti dell’aumento di capitale). La nuova compagine sociale vede le Assicurazioni Generali secondo azionista col 4,32% e lo Stato primo azionista al 52,18%.
I crediti deteriorati lordi si sono contratti di circa 0,5 miliardi di euro rispetto a marzo 2017, per la riduzione dei flussi da bonis a default e la crescita degli incassi sulle posizioni deteriorate