Siena – Se il via libera della BCE arriverà entro un paio di giorni, Banca MPS è pronta a lanciare il suo aumento di capitale di 3 miliardi di euro entro la fine di maggio, probabilmente lunedì 25 maggio. L’operazione, che segue quella da 5 miliardi di euro dello scorso luglio, è destinata a rispettare il target di capitale indicato dalla BCE, che aveva riscontrato un deficit patrimoniale di 2,1 miliardi di euro, e restituire i residui aiuti di stato.
”Ci stiamo avviando ad attuare un aumento di capitale di 3 miliardi che dovrebbe partire entro maggio” ha dichiarato l’ad Fabrizio Viola nel corso di una conference call in cui ha illustrato agli analisti anche il piano industriale 2015-18. “Faremo tutto quanto è necessario perché l’aumento di capitale sia coronato da success anche perché dopo saremo in grado di aumentare il nostro common equity tier 1 sopra la soglia minima del 10,2% stabilita dalla BCE” ha aggiunto.
Il piano industriale della banca senese, ha chiuso il primo trimestre con un utile di 72 milioni dopo 11 trimestre in rosso, prevede ora un utile netto nel 2018 di 880 milioni, con ricavi in amento del 4,8% e commissioni del 7,3%, il risultato operativo lordo del 15% con oneri operativi in calo del 2,2%. Per il 2015 le attese sono di un utile pre-provision tra 1,6 e 1,8 miliardi. Il CFO della banca, Bernardo Mingrone ha precisato agli analisti di attendersi ancora “accantonamenti corposi” per i perdite legate a crediti in sofferenza, precisando però che il trend sta migliorando.
Il piano prevede anche la chiusura entro il 2018 di 350 filiali perché , ha detto Viola, “vogliamo lavorare con meno filiali” per fare di MPS “una delle banche più snelle e leggere del sistema bancario italiano”. Alla fine del 2018 l’istituto avrà ridotto di circa 5OO il numero delle sue fliliali, portandole così a quota 1.800. Nel contempo vuole sviluppare la sua banca on line Widiba
La banca dunque è impegnata a portare avanti il suo risanamento anche in vista di una sua eventuale aggregazione.