Contrariamente a quello che capita, in genere, nelle sedute delle altre commissioni consiliari, ieri sera, in Municipio, ad assistere a quella dedicata alla sicurezza c’era anche un nutrito gruppo di cittadini, che prima si sono dati appuntamento davanti al Comune, muniti di eloquenti cartelli, e poi sono saliti a seguire il dibattito. In commissione, infatti, i cittadini non hanno diritto di parola, ma possono solo assistere alla discussione. Prima dell’inizio della seduta hanno però mostrato i loro cartelli. “Leggi e regolamenti valgono per tutti”, recitava uno di questi. E ancora: “Basta illegalità e tolleranza”. Un altro cartello invocava “controlli porta a porta”. A dimostrazione di come l’esasperazione e la preoccupazione, in città, siano diffuse tra i cittadini dopo l’escalation di colpi, a carattere predatorio, che si è registrata nelle ultime settimane. L’Amministrazione – annuncia l’assessore Natalia Maramotti – incontrerà nelle prossime settimane i comitati dei cittadini perché, spiega, “far sicurezza urbana non vuol dire solo occuparsi di ordine pubblico, ma anche di qualità dei luoghi e delle relazioni sociali in questi contesti”. L’assessore, in risposta a quanti accusano la giunta di inadeguatezza nel gestire il nodo sicurezza, rivendica il lavoro fatto dall’Amministrazione. “Stiamo lavorando in modo assiduo da inizio mandato”, dice invitando anche a considerare i dati dichiarati dal Questore e dal Prefetto. E sulla fiaccolata promossa dalla Lega Nord, la Maramotti non usa giri di parole per bocciarla: “Si possono fare tutte le fiaccolate che volete. Siamo in democrazia – dice l’esponente della giunta. Ma, al di là dell’insoddisfazione della gente che si può capire, non si può dire che non ci sia una costante relazione tra Comune e cittadini”. A stretto giro di posta arriva la replica della Lega Nord, per voce del capogruppo Gianluca Vinci: “La mia risposta è una sola – dice -. Le manifestazioni e le fiaccolate si fanno quando le cose non vanno”. In commissione consiliare è presente anche il nuovo capo della Municipale, Stefano Poma, insediatosi di recente, che illustra l’attività svolta nel 2016 e fa appello al gioco di squadra. “La città ha delle zone che devono essere monitorate e attenzionate – fa sapere -. Con l’attivazione dell’Ufficio mobile (nel parcheggio dell’ospedale, ndr) abbiamo reso più stabile la presenza della Polizia Municipale. C’è uno sforzo notevole e non può essere una situazione permanente”. La misura prevede l’impiego di 4 pattuglie a rotazione. E la “nota dolente” è sempre quella, la carenza di uomini. “Le assunzioni – spiega Poma – sono legate a norme nazionali che hanno limitato il turnover”. Particolarmente critico l’intervento di Cinzia Rubertelli di Alleanza Civica che afferma: “Credo che il problema sia stato sottovalutato, la situazione sta sfuggendo di mano. Occorre un cambio di marcia su un modello con risorse che non sono sufficienti e che, diciamocelo, non sta funzionando”.