Firenze – All’interno della decima edizione Fiorentina di “Un anno ad Arte”, la città offre uno straordinario e articolato 2015 di rassegne ed eventi a carattere storico artistico di altissimo significato. Nel 150° anno della fondazione nel Museo Nazionale del Bargello viene presentata la mostra itinerante “Medioevo in viaggio” che con quattro grandi tappe metaforiche delinea la rotta di una Europa artisticamente e storicamente fertile di ingegno.
Tappe e colonne portanti di questo itinerario sono, oltre il Bargello , il Musée de Cluny di Parigi, il Museum Schnütgen di Colonia e il Museu Episcopal di Vic, in Catalogna, approdo sicuro per la conservazione delle splendide opere esposte. Nelle loro sale si trovano alte espressioni artistiche , oggetti e testimonianze di rara suggestione. Quando capisci il viaggio, questo diventa libertà, indipendenza e purificazione. Sulle linee delle Carte Geografiche, su quelle spirituali , su quelle di spedizioni militari, su rotte commerciali o sullo spostamento di re e diplomatici, dal porto iniziale le vele dell’immaginazione prendono il vento e conquistano il mare aperto.
Per dove? Per un viaggio reale o immaginifico attraverso oggetti pregiati e testimonianze artistiche di insolito fascino. Su questi percorsi si articola l’esposizione al Bargello. Il tragitto si snoda attraverso cinque sezioni. Un ritorno al passato Medioevale per ricostruire un presente fatto di saperi e sapori, di curiosità verso mondi ormai conosciuti, ma diversi e lontani ed un futuro di molteplici capacità e competenze relazionali .
L’allestimento verde scuro delle sale su progettazione di Giancarlo Lombardi e direzione lavori di Cristina Valenti esalta e valorizza anche gli oggetti meno appariscenti. Già dalla prima sala scopriamo sorprese: una stupenda carta geografica del ‘400 che mostra un passato di cultura e comunanza artistica nell’Europa Mediterranea. Attraverso astrolabi e orizzonti geografici che si ampliano col passare del tempo il visitatore traghetta nella ricerca di spiritualità accompagnato dalle “insegne”. Piccole placchette cucite sul cappello o sulle vesti dei pellegrini che andavano verso i grandi santuari europei.
L’ approdo al porto è raffigurato in un minuscolo , perfetto acquarello su pergamena tratto dal Codice Miniato Cocarelli( fine XIV secolo,. Firenze, Museo Nazionale Bargello). Il porto che accoglie il visitatore è apparentemente tranquillo, case ordinate, luminosità colore su tutta la raffigurazione. Ma a ben guardare, nello sfondo ci sono truppe pronte allo scontro, cavalli irrequieti, grandi scudi: una battaglia vera e propria. Navi nere con vele gonfie dal vento prendono il mare. Siamo nella sezione della guerra.
Codici unici, raramente esposti, le”Cantigas De Santa Maria” attraversano un mondo che illustra momenti cruciali di guerre, di pace, di avventura e di quotidianità. Il tragitto si snoda attraverso cinque sezioni per giungere nell’ultima sala impreziosita dal fastoso arazzo fiammingo, che fa da scenografia e da sipario di fine spettacolo.
1 sezione: La rappresentazione del mondo
La prima sezione affronta, attraverso una selezione di carte e piante geografiche dal XII al XV secolo i confini del mondo conosciuto e la visione Medioevale. Queste carte appaiono attraversate da rotte e percorsi molteplici. Percorsi letterari e/o di devoti, derivati dalle Sacre Scritture; talora invece reali, frutto della sperimentazione diretta dei viaggiatori. I viaggi per mare, leggendari e rischiosi, sono evocati sia da una selezione iconografica (miniature, rilievi, dipinti dell’epoca), sia da alcuni antichi strumenti di navigazione..
2. La salvezza dell’anima: pellegrini, predicatori, chierici
Il pellegrinaggio è la forma più nota del viaggio del Medioevo. Anche se la motivazione religiosa non esaurisce le complesse ragioni per cui si intraprendeva un pellegrinaggio. Sicuramente è la causa più rilevante di questo moto di massa che ha attraversato l’Europa nei secoli centrali del Medioevo. La sezione intende illustrare le varietà dei pellegrini medievali, il loro “corredo” di viaggio (esemplari di scarpe, vesti, strumenti…), le loro insegne distintive a seconda delle mète raggiunte. Le placchette di pellegrinaggio se arrivavano ai grandi santuari d’Europa o le Reliquie più ingombranti che potevano essere trasportate in patria in apposite borse e cofanetti: in mostra rare testimonianze come la tasca in cotone dello Schnütgen Museum di Colonia.
3. La guerra: crociate, cavalieri, spedizioni militari
Il tema sarà evocato da alcune testimonianze dirette del viaggio dei Crociati provenienti dal Museo di Cluny, come la croce pettorale dei cavalieri della prima Crociata (1096-1099). Il tema sarà inoltre richiamato da racconti di viaggio delle Crociate, da quello sfortunato del re Luigi IX a quello fantastico di Febusso e Briusso (nella redazione italiana del Manoscritto della Biblioteca Nazionale di Firenze).I viaggi per terra e per mare sono documentati inoltre da una sezione di piccoli oggetti devozionali, testimoni della circolazione di memorie di pellegrinaggio e di reliquie, di doni e ricordi della Terra Santa. Il loro stile, la presenza di reliquie legate ai luoghi della Passione di Cristo, le provenienze leggendarie, evocano ancora la sensazione della distanza e la fascinazione per “l’esotico”. .
4. Il viaggio di affari: mercanti, banchieri, messaggeri
In questa sezione sono esposti i tipi di viaggio “di affari” svolti per commercio e per mercato, ma anche per missioni politiche, da categorie come diplomatici e mediatori. In questa sezione saranno centrali le figure del mercante e del messaggero, evocate da una serie di oggetti e strumenti del loro mestiere, come le scarselle, le custodie dei documenti, le tessere mercantili o le lettere di cambio, essenziali per una circolazione rapida, sicura e garantita di beni e denaro nell’Europa medioevale
5. Il viaggio di immagine: le corti in movimento
Anche distanze molto ridotte potevano costituire, in termini simbolici, un viaggio: come le periodiche trasferte del sovrano o del signore nei suoi possedimenti, col suo seguito di dignitari e il suo fastoso corredo da viaggio che confermava la propria autorità e garantiva l’ordine; o come quello metaforico delle spose aristocratiche, che lasciano la casa del padre per raggiungere quella del marito, spesso a conferma di una nuova alleanza politica fra potenti casati: rappresentato in mostra da tre lussuosi esemplari di selle d’avorio scolpito, in uso in Germania e nel Nord Italia.
“Il Medioevo in viaggio” è una mostra che lascia il desiderio di partire e viaggiare “sì viaggiare, tornare a viaggiare ….sulla strada per saper dove andare…Con coraggio gentilmente, gentilmente, dolcemente viaggiare.”( Lucio Battisti)
“Il Medioevo in viaggio”
dal 20 marzo al 21 giugno –
Museo Nazionale del Bargello, Firenze
Mostra in occasione dei 150 anni di Firenze Capitale e della fondazione del Bargello
La mostra è curata, come il catalogo edito da Giunti, da Benedetta Chiesi, Ilaria Ciseri e Beatrice Paolozzi Strozzi.
Promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con il Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Toscana, la Ex – Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il Museo Nazionale del Bargello e Firenze Musei.
Orario: tutti i giorni 8.15-13.50, chiuso I, III e V dom e II e IV lun del mese e 1 Maggio.
Foto: Leriano e Laureola: il perdono del re Francia del Nord, 1515-1530 circa Arazzo, lana e seta Parigi, Musée de Cluny