Mostra: Sfumato, l’arte eclettica di Yuri Kuper

Firenze – Presso lo spazio espositivo dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze sarà aperta quando possibile la mostra “Sfumato”, la personale dell’artista Yuri Kuper, di origine russa.

Le opere presenti nella sala dell’Accademia, circa cinquanta, disvelano il linguaggio e la poliedricità di questo artista, – dalla lunga vita e un’ingente moltitudine di opere alle spalle – con il suo repertorio di object trouvé sempre rappresentati o interpretati attraverso uno sguardo molto sensibile e creativo.

Oggetti di uso quotidiano, un vaso da fiori o inerenti il lavoro di artista, un tubetto, un pennello, sono poggiati sulla tela come presenze casuali in cui il colore, le sfumature e le varie intensità cromatiche si trasformano in veri protagonisti, rafforzando un’emozione che diventa un magico stupore.

Il pittore sovietico, con i suoi quadri che provengono da collezioni private e dalla Galleria Patrick Cramer di Ginevra, racconta una storia rarefatta, con l’effetto “sfumato” che Kuper recupera dai grandi maestri di tutti i tempi.

L’arte di Kuper ha una capacità particolare: egli lavora proprio “all’interno dell’arte”, interpreta la ribollente lava artistica come se fosse la realtà stessa – scrive Mikhail German, storico dell’arte, nel suo testo «Fino all’essenza stessa». Il mondo di Yuri Kuper – cercando non tanto nella vita, quanto proprio nei dipinti, nelle sculture, negli spettacoli il materiale da interpretare, trasfigurare e realizzare nelle proprie tele”.

La mostra è curata da Inna Khegay, gallerista e critica d’arte e in collaborazione con Associazione Amici del Museo Ermitage Italia e Regents Art Foundation e sostenuta dal Ministero della cultura della Federazione russa, dall’Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede, dall’Accademia russa di Belle Arti di San Pietroburgo e dalla Fondazione russa per la cultura.

La personalità artistica di Yuri Kuper – afferma Cristina Acidini, presidente dell’Accademiasi conferma tra le più interessanti dello scenario internazionale, per quel suo continuo lavoro di mediazione fra i movimenti creativi della sua formazione e della sua maturità, da un lato, e la sua originalità filosofica prima ancora che tecnica dall’altro”.

Con una grande capacità compositiva e una invidiabile destrezza nell’uso di varie tecniche miste, Kuper cura le scenografie ispirate ai racconti di Anton Cechov e Ivan Bunin tra il 2016 e il 2019, che si contrappongono alla raffinatezza delle riproduzioni su carta con foto e collage.

Alcuni spezzoni dei video che rappresentano qualcuna di queste performance sono riproposte attraverso un filmato della durata di 12 minuti proiettato nel percorso espositivo

«Negli anni ’60, un pittore che non facesse parte dell’Unione era considerato un parassita. La vendita dei quadri agli stranieri era considerata una fartsovka, un commercio illegale. Si poteva fare affari soltanto con le organizzazioni statali: con l’Unione dei Pittori di Mosca, con un editore nel caso si trattasse di illustrazioni o con un teatro per un lavoro da scenografo”.  (dal libro di Yuri Kuper, Sfumato).

Yuri Kuper nasce a Mosca nel 1940 in Russia. Studia all’Accademia d’arte di Mosca dal 1957 al 1963 poi emigra in Israele, per poi trasferirsi a Londra nel 1972.

Cosmopolita per stile di vita, Kuper è grafico, pittore, scultore, scenografo teatrale e per il cinema, autore di progetti architettonici, scrittore.

Yuri Kuper. Sfumato 

6-30 marzo 2020

Sala Esposizioni Accademia delle Arti del Disegno

Via Ricasoli 68, Firenze

Orario: da martedi a sabato, ore 10-13 e 17-19 Domenica: ore 10-13

Lunedì chiuso,

Ingresso gratuito

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