Lucca – Una mostra eccezionale quella presente a Lucca, presso la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti. Fino al 24 ottobre 2021 è aperta al pubblico “Pianeta città. Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021”. Eccezionale per la specificità del contenuto, multidisciplinare, su un tema centrale come la città, trasmesso attraverso il più tradizionale dei mezzi di diffusione del sapere: il libro.
La collezione Italo Rota, rappresenta una documentazione importante anche perché analizza un periodo storico, recentissimo, che va dagli inizi del XX secolo fino ai nostri giorni.
“Si tratta di un archivio di beni comuni rispetto al tema città, che nell’insieme servono per immaginare il futuro. – Spiega Italo Rota. – Per il visitatore la mostra è un invito a riflettere sul modo in cui vivremo: il presente di oggi è fatto dai lavori del passato. Uno slogan potrebbe essere: «Se tutto questo vi ha interessato, nulla sarà più come prima»”.
L’esposizione è ideata da Paolo Bolpagni con Aldo Colonetti, studioso di architettura e design e lo stesso Italo Rota, insieme a un comitato scientifico dove sono coinvolti esperti di storia dell’arte, di cinema, di geografia economica, di architettura, di urbanistica che hanno individuato i temi fondamentali per comporre i contenuti espositivi. Hanno collaborato con Rota, Bolpagni e Colonnetti, Gianni Canova, storico del cinema e rettore dell’Università IULM di Milano, Daniele Ietri, geografo ed economista e professore ordinario alla Libera Università di Bolzano, Francesco Careri, studioso di urbanistica e arte urbana e professore associato all’Università degli Studi Roma Tre, Eleonora Mastropietro, documentarista e geografa e ricercatrice all’Università degli Studi di Milano, e Alessandro Romanini, critico ed esperto di videoarte, docente all’Accademia di Belle Arti di Carrara e presidente del Comitato scientifico della Fondazione Ragghianti.
Nell’esposizione sono presenti circa cinquecento pezzi, oggetti vari per tipologia, tecnica e dimensioni. Ci sono libri, opere d’arte, manifesti del cinema, copertine di dischi, prodotti di design, riviste e fumetti. Ogni oggetto è legato all’interesse dell’architetto Italo Rota al tema della città. Pezzi di uso quotidiano che raccontano la nascita e le premesse culturali su cui poggiava il concetto di città all’inizio del Novecento fino alle attuali teorie futuristiche.
In dieci sezioni ci sono tutte le tappe della ricerca svolta intorno alla città:
Primo ’900: l’alba della contemporaneità. L’arrivo in città dei veicoli senza cavalli e la nascita dell’aereo, dove insieme a libri e manuali sulle prime automobili e di architettura moderna si trova il “Manifesto futurista” di Antonio Sant’Elia.
L’utopia delle avanguardie e la città nuova. Dal Bauhaus al noto movimento architettonico degli anni Venti del Novecento “Metropolis”, con manifesti e il celebre film di Fritz Lang del 1927. “La grafica delle avanguardie storiche”, con un approfondimento su quella sovietica degli anni Venti e Trenta.
L’orrore del nazismo. L’affermarsi dell’immaginario visivo antisemita nella Germania degli anni Venti. L’arte degenerata. Lo stemma giallo con la Stella di David, modellini raffiguranti Adolf Hitler e Eva Braun, macchinine della Gestapo, fotografie della Riefenstahl, l’orrore collezionato per non dimenticare il nazismp.
Maestri dell’architettura. I protagonisti dell’architettura moderna. Wright e Buckminster Fuller e volumi di Le Corbusier.
Visioni fantascientifiche. I primi robot, con film, giocattoli, riviste e manifesti sulle prime avventure spaziali.
Gli anni del boom. La Londra pop e poi beat dagli anni Cinquanta ai Sessanta e i manifesti e fumetti, libri fotografici di Nobuyoshi Araki e Daido Moriyama e figure di plastica di Takashi Murakami.
La rivoluzione della cibernetica: tecnologia, arti, musica e città. How cybernetics connects computing and counterculture con vinili con le prime forme di computer music, volumi sulla cibernetica e sulla controcultura.
Immaginare il futuro. Archigram e l’avanguardia architettonica: una visione del futuro e la nascita del movimento ecologista.
Abitare alla scandinava. Un nuovo modo di arredare e di abitare: la rivoluzione silenziosa degli scandinavi, libri e riviste di funzionalismo svedese degli anni Trenta, sino ai primi cataloghi Ikea degli anni Cinquanta.
Infine nuove prospettive. La nuova grafica editoriale degli anni Novanta e Duemila.
“Pianeta città. Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021”, ha il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la sponsorizzazione di Banco BPM e la sponsorizzazione tecnica di SAIB.
Completano la rassegna un libro e un documentario, diretto da Eleonora Mastropietro e prodotto dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con La Fournaise, che racconta la collezione di Italo Rota dalla sua prospettiva personale.
Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
Complesso monumentale di San Micheletto
Via San Micheletto 3, Lucca
Foto: von Harbou Thea Metropolis, ediz. tedesca,1926