Firenze – Giunto al 14esimo anno, l’edizione di quest’anno del Libro d’artista in tour, dopo un lungo percorso iniziato a luglio a Pontremoli è arrivato all’ultima parte del suo viaggio, a Firenze.
Fino al 3 febbraio 2020, presso il Palazzo Medici Riccardi, in via Ginori 14, sarà visitabile la mostra, organizzata dallo Studio Giambo di Firenze in collaborazione con il Comune di Pontremoli, l’Associazione Culturale Vittorio Rossi- Libri Liberi e a cura di Silvia Fossati.
Libro d’artista in tour ha fatto tappa, dopo Pontremoli, a San Vincenzo, Pisa, Carrara, Pontedera e Prato. Ha visto la sua partecipazione, oltre ad artisti di fama internazionale, anche l’Accademia di Belle Arti di Carrara e di Bologna, il Liceo Artistico Marco Polo di Cecina, l’Istituto Einaudi Ceccherelli di Piombino e la scuola dell’Infanzia Cancelli di Reggello.
Nel libro d’artista “A differenza dei libri illustrati… l’artista diventa il creatore totale dell’opera e lo scrittore di una storia di colori, linee, forme e significati che si esplica attraverso diverse tecniche e stili. – scrive Ilario Luperini, critico d’arte nella sua bella presentazione alla mostra – Ecco perché, questi pregiati manufatti sono riflesso della società, degli usi, costumi e dei cambiamenti storici e politici in cui vengono realizzati”.
Le settantuno opere dei cinquantacinque artisti provenienti dall’Italia e dall’estero, raccontano storie dove sono forti le connotazioni sociali, legati alla realtà attuale, dalle migrazioni alla condizione della donna. Tutti i libri sono uniti da una libera scelta artistica, piccole, fragili pagine di ceramica, penne multicolori di un pappagallo di carta, conchiglie dal bordo dorato con all’interno i ritratti dei migranti finiti in mare. Dietro ogni libro si nasconde l’universo sensibile e creativo di ogni artista. Spazi personali che si sovrappongono a eventi o drammatici risvolti di attualità utilizzando le tecniche più varie, dalla xilografia alla tempera, dall’acquerello ai colori acrilici al collage dalla fotografia alla foglia oro e tanti, diversi materiali.
Tra le opere, tutte di un grande livello creativo, ci sono: “0,22 mg”. Il quantitativo di oro che ha un uomo adulto nel proprio corpo; quindi tutta la ricchezza che il Mediterraneo custodisce per i milioni di morti, le lapidi invisibili del Mediterraneo come conchiglie che si tramutano in gocce di oro purissimo, nuovi abitanti silenziosi del fondale. Oppure “Il Guardiano della Parola”, costituito dalla presenza dellʼuccello che veglia sul libro come figura protettrice e ispiratrice, una musa rapace e selvaggia. Il libro consiste in una raccolta di ninne nanne rivisitate in chiave decisamente oscura e con toni piuttosto tenebrosi.